MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO - Marco Giampaolo, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Brescia. Ecco le parole del tecnico dei rossoneri.
"Mi aspettavo quel tipo di partita a Udine. Mi aspettavo le ripartenze e il Milan non può fare quella partita, ma deve stare nella metà campo avversaria. Dobbiamo saper leggere le situazioni quando non ci sono spazi. Non è un problema di qualità dei giocatori ma mancanza di conoscenze collettive, serve tempo per assimilare. Sento la squadra fortemente fidelizzata. La gara di Udine è stata sbagliata".
"Chiedo pazienza ai tifosi. Tutte le partite sono toste ed importanti. Il Milan deve tornare a fare il Milan” .
"Non è una questione di numeri ma è una questione di uomini e di interpretazione".
"È un giocatore eccezionale, ma non è ancora del tutto pronto fisicamente”.
"Sono passati sei anni, mi ricordo poco. Il Brescia è una buona squadra, ricorda molto la mia Sampdoria. È una squadra ben organizzata. Hanno fatto una grande partita a Cagliari. Sarà una partita da giocare bene”.
“Ho parlato della partita con la dirigenza. I miei dirigenti capiscono le dinamiche. La partita è stata chiara ed è chiaro vedere cosa abbiamo fatto bene e cosa abbiamo fatto male. Si può solo fare meglio”.
“C’è da lavorare insieme. Sono partito in ritiro con 8 primavera, non con tutti i titolari. Un giocatore che arriva non può pensare di giocare il giorno dopo titolare nel Milan. Si deve mettere in fila e lavorare".
"I nostri due play sono Biglia e Bennacer. Biglia purtroppo si è fatto male e Ismael prima di Udine era appena arrivato ed aveva solo due allenamenti, quindi la scelta è ricaduta su Hakan (Calhanoglu, ndr)".
"Vedremo domani (ride, ndr). Io vado avanti per la mia idea di calcio".
"I miei dirigenti sanno cosa fare, vedono gli allenamenti e fanno le loro valutazioni. Sono contento di come lavorano i miei ragazzi, sapranno loro se c’è da fare ancora qualcosa. Io alleno la squadra e penso ad allenare”.
"In linea generale c’è poco tempo, ma io il tempo me lo prendo comunque. Non salto nessuno step, non spreco nessun allenamento, ogni allenamento deve migliorarci. Più giocatori forti si hanno meglio è naturalmente, ma io vado avanti e lavoro".
"Le mie parole sono state strumentalizzate. Posso cambiare posizione ad un giocatore ma non la filosofia e la metodologia. Il pensiero sul mio lavoro non lo cambio".
"Prima cosa è la condizione fisica, poi si parla di integrazione nel sistema di gioco. Il discorso è ampio, il Milan non può pensare di avere solo 11 titolari. Tutti i giocatori sono importanti e la cosa che conta è la squadra, sta al di sopra di tutti. Borini è un giocatore utile ed è pronto anche a livello fisico".
"Non tutte le squadre hanno giocatori alti, e a me non piacciono. Più sono alti e più giocano peggio. Il gol preso ad Udine è colpa di un errore difensivo, non della statura dei giocatori".
“Il trequartista è un attaccante, non un centrocampista. È un giocatore che deve avere qualità, per quello Suso può giocare lì”.
"Io non conosco i movimenti in uscita e quindi no. Inoltre mi aggrappo alla professionalità dei giocatori. Finché sono qui, sono giocatori del Milan a mia disposizione e che quindi posso usare e confido in loro".