Giampaolo: "Abbiamo fatto ciò che dovevamo per vincere. Paquetà deve imparare a muoversi da trequartista"

16 Settembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

VERONA MILAN GIAMPAOLO - Forse ancora non si vede quel bel calcio tanto caro a Maldini e Boban, e motivo per il quale è stato scelto sulla panchina rossonera, ma Giampaolo sembra aver raddrizzato la barca dopo l'incerto avvio di Udine. Sei punti nelle ultime due partite, con zero gol subiti, rappresentano un buon viatico in vista del derby di sabato prossimo. Ecco le parole del tecnico abruzzese ai microfoni della RAI dopo la vittoriosa trasferta di Verona.

Giampaolo dopo Verona-Milan

Su Verona-Milan: "Gli avversari sono agguerriti, le partite sono tutte difficili e da giocare. Oggi era importante vincere facendo le cose giuste in superiorità numerica. La resistenza dell'Hellas non poteva durare tutta la gara, non sono ripartiti mai. Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo".

A che punto è il Milan?: "Dobbiamo lavorare su diverse cose, diversi aspetti. Mi piace che la squadra lavori per migliorare sempre e che siano attaccati alle cose che facciamo. Io so che c’è ancora molto da fare. Il mio obiettivo è rendere la squadra più squadra possibile, acquisendo certezze".

La condizione della squadra: "Non ci sono problemi. I calciatori sono andati tutti in Nazionale, io ho cambiato sei pedine. So che per essere migliori bisogna lavorare, ma la condizione è buona. La squadra lavora con impegno, mi segue. Abbiamo l'idea di recuperare la palla alta, bisogna metabolizzare e capire qual è il massimo delle cose che possiamo fare".

Su Paquetà: "Il ruolo di treaquartista per lui è nuovo. Certo, può garantire spessore tecnico e fisico ma deve imparare a muoversi da trequartista. Stasera volevo rinforzare quel reparto con un giocatore con le sue caratteristiche, ci lavorerò".

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Getty Images

Su Ante Rebic: “E’ entrato bene in gara, può fare la seconda punta, ha gamba ed è generoso. In Bundesliga e con la Croazia ha giocato, quindi ha una buona condizione. Ma anche lui deve respirare l’amalgama della squadra".

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