Genoa-Milan, Giampaolo: "Il Milan viene prima di tutto e tutti. L'aspetto mentale è determinante. Piatek? Non si può rinunciare al giocatore più prolifico"

4 Ottobre 2019
- di
Arianna Botticelli
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GENOA MILAN GIAMPAOLO - Puntuale come da programma, si è svolta, ed è appena terminata, la Conferenza Stampa pre Genoa-Milan di Marco Giampaolo. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero.

Giampaolo sul momento del Milan

A proposito dell'ultima sconfitta, subìta per mano della Fiorentina, Giampaolo ha detto: "Non è semplice dover vincere per forza, c'è la tensione della partita, forse non avevamo recuperato la condizione. Erano passati appena due-tre giorni dall'ultima partita, ma ora non c'è tempo per pensarci troppo. Bisogna riorganizzarsi con la squadra e guardare avanti. L'equilibrio fa la differenza sempre, e mi riferisco alle fasi di gioco. È chiaro che le sconfitte minano il morale dei giocatori, è cosi. Devi ricostruire sotto l'aspetto mentale e psicologico. Capire dove abbiamo sbagliato, cercare confronti psicologici per aiutare la squadra a superare il momento di difficoltà. Le abbiamo fatte tutte, a viso aperto, ma è roba nostra e ce la teniamo per noi, tanto ci arrivate da soli certe volte - dice, ridendo, guardando i giornalisti, ndr -".

Il peso di Genoa-Milan

"Se sento il peso della partita di domani? Non dobbiamo ragionare con l'io ma col noi. Sento la responsabilità di far bene ma non per me stesso. Per il Milan. Gli interessi individuali non contano nulla, conta solo il Milan che è davanti a tutto e tutti".

Sulle critiche al suo Milan

"Ogni considerazione rischia ora di essere fuorviante e sbagliata. Dopo 6 punti e 4 sconfitte è chiaro che sia tutto nero, ma anche in questo caso bisogna avere equilibrio. Molti sentenziano ma io starei attento, chi sta nello spogliatoio, chi vive il calcio, lo sa come vanno certe cose. So che la squadra ha amplissimi margini di miglioramento soprattutto dal punto di vista mentale. La vera guerra da vincere è nel coinvolgimento mentale nel fare e per fare le cose in un certo modo".

Sulle parole di Reina

"Ha chiamato a raccolta i compagni per dire che soprattutto ora servono cose come la determinazione, la fame, l'anima ed il cuore. Quando le cose vanno cosi si deve alzare il livello di attenzione, queste sono le cose che fanno la differenza".

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Su Romagnoli e sull'andare fino alla morte con Giampaolo

"I 25 giocatori devono dare la vita per loro stessi, per la maglia, non per me. I calciatori hanno sempre mostrato grande entusiasmo per le mie metodologie, anche privatamente me lo hanno mostrato. Le sconfitte rischiano di minare il percorso, ma dobbiamo mantenere la barra dritta. Stare attenti ai dettagli, ai particolari, ora è molto importante fare questo".

Sulla fiducia che i giocatori ripongono nelle sue idee

"Posso riportare delle statistiche: sul possesso palla siamo secondi dietro al Napoli, e siamo tra i primi anche sulla supremazia territoriale. Ci mancano i dettagli , ma i numeri per fare questo tipo di calcio ci sono tutti. Ci mancano gli ultimi venti metri, quelli vanno messi a posto. Se una squadra gestisce il pallone come lo facciamo noi, ed in una zona alta del campo, vuol dire che deve migliorare solo negli ultimi metri, ma ci lavoriamo sopra tutti i giorni e continueremo a farlo. Sono sempre fiducioso perchè la squadra ha dei valori, poi il risultato ti può far svoltare perchè azzeri il peso delle sconfitte precedenti. L'aspetto mentale è più importante dell'aspetto fisico. Se stai bene mentalmente lo sei anche fisicamente. Questa situazione nessuno se l'aspettava, ma adesso c'è e dobbiamo uscirne fuori".

Piatek giocherà Genoa-Milan?

"Il Milan non può rinunciare all'attaccante più prolifico perchè lui ora ha delle difficoltà. Kris deve stare li a soffrire ma bisogna fare affidamento sulle sue qualità, è il capocannoniere. Poi può star fuori qualche partita, ma per una questione di gestione com'è normale che sia. Ora, deve stare lì, darci dentro e soffrire e prendersi le sue repsonsabilità. Stare in trincea come tutti quelli importanti come lui".

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Sulla voglia di uscire da questa situazione

"Di palate di materia organica me ne avete buttate addosso - ride, ndr - : io sono abituato a soffrire calcisticamente parlando, non è importante rispondere platealmente alle accuse. Bisogna smentire le critiche col lavoro, io sono lì sul pezzo e so che l'unica strada è il lavoro, l'affiliazione con la squadra. Che non deve essere necessariamente espresso a parole, perchè lo senti e lo percepisci anche dagli atteggiamenti".

Su Biglia

Alla domanda se domani potrebbe tornare utile Biglia al posto di Bennacer, il tecnico ha risposto: "Probabilmente si"

Sulle critiche dei tifosi

"Hanno ragione, la squadra non si esprime come dovrebbe, dobbiamo responsabilizzarci nella giusta maniera. La partita richiede agonismo ma anche attenzione, la palla non deve pesare altrimenti giochi male. Dopo la terza sconfitta consecutiva devi avere l'attenzione alta ma anche la lucidità, la serenità per giocare bene a calcio. Solo così possiamo ottenere i risultati".

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