Il retroscena di Galliani: "Ibra poteva arrivare al Milan nel 2006"

GALLIANI IBRAHIMOVIC MILAN - C'è una particolare etichetta che si suole dare ad alcuni giocatori: "what if", quelli che "cosa sarebbe successo se...". Ebbene, Zlatan Ibrahimovic non fa certamente parte di questa categoria. Ibra è un giocatore storico, che a suo modo ha cambiato il calcio. Una leggenda recente di questo sport ed una figura iconica e imponente. Il "What if", in questo caso, riguarda il suo passato nel calciomercato ed una trattativa che, se fosse andata in porto, avrebbe cambiato senza dubbio la storia recente della Serie A. A svelarlo, è Adriano Galliani.

Nel 2006 Zlatan Ibrahimovic è un giocatore di spicco della Juventus di Fabio Capello. A fine anno, però, scoppierà il caso Calciopoli. E i bianconeri, retrocessi in Serie B, saranno oggetto di una diaspora. Tra questi, parte anche Zlatan Ibrahimovic, che vola in direzione Inter. Con i nerazzurri sarà il protagonista principale di ben tre scudetti consecutivi. Lascerà nell'estate del 2009, proprio all'inizio della stagione che condurrà i nerazzurri al Triplete. Eppure, le strisce affianco a quelle nere sarebbero potute essere...rosse.

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Le parole di Adriano Galliani su Ibrahimovic e il Milan

L'attuale dirigente del Monza, in quel periodo era l'uomo di punta del Milan di Silvio Berlusconi. Amministratore delegato dagli enormi poteri, con libertà di operare direttamente sul mercato. A maggior ragione se il giocatore in questione si chiama Zlatan Ibrahimovic.

Adriano Galliani ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Svelando questo incredibile e bollentissimo retroscena di mercato.

"Zlatan Ibrahimovic è arrivato al Milan nel 2010, ma in realtà poteva succedere molto prima, nel 2006. Ariedo Braida stava trattando gli ultimi dettagli, il contratto era pronto. Intervenne Calciopoli: Milan prima retrocesso e poi riammesso in A con 30 punti di penalizzazione. Nonostante la penalità siamo qualificati in Champions, ma ormai era tardi. Per gli stessi motivi Ibra stava lasciando la Juventus e in quelle condizioni l’Inter ci sorpassò. Il mio primo grande rimpianto.

I grandi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Nel 2009 Zlatan va al Barcellona per 70 milioni e mai avrei potuto pensare che dopo un anno volesse andarsene. Il merito fu del mio grande amico Mino Raiola che sapeva già tutto: mi piazzai a casa di Ibra finché con lui, moglie e figli non salimmo sull’aereo di Silvio Berlusconi diretto a Milano".

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