Licari, Gazzetta: "Fischi ingenerosi a Leao, con lui un altro Milan"

LEAO MILAN FABIO LICARI - La rinascita del Milan passa anche dalla rinascita del suo numero 10 e uomo simbolo, Rafael Leao. Il portoghese non sta vivendo un buon momento, con il gol che manca ormai da mesi. Più precisamente, dal 7 novembre contro il PSG, in campionato addirittura dal 29 settembre, giorno di Milan-Verona.

Un Leao non al 100% delle sue forze pesa tremendamente sul Milan. E i suoi tifosi se ne sono accorti, tanto che nell'ultima gara sono piovuti fischi sul talento di Almada.

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Licari difende Leao sulle pagile de La Gazzetta dello Sport

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Fabio Licari, si è schierato a difesa del classe 1999, andando contro i fischi a quello che, a tutti gli effetti, è stato l'artefice delle ultime grandissime stagioni del Milan. Queste le sue parole, sulla Rosea.

"Dal loggione della Scala alle tribune di San Siro fischiare è un diritto sacrosanto. Ma quelli a Leao sono fischi ingenerosi e dannosi. Non è così che si recupera un fuoriclasse in difficoltà. Leao, particolare che sfugge, è l’unico milanista oggi che possa cambiare da solo una partita. Ha sbagliato e sbaglierà ancora. Pretendere da lui la continuità di un mediano è utopia. Non segna quasi più, è vero, ma continua a viaggiare alla media di dieci assist all’anno, è il primo per grandi occasioni create, gli manca qualche dribbling perché è meno sicuro.

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Ma c’è un Milan con Leao e uno senza, e quello con il portoghese è ben diverso. Leao crea sempre situazioni pericolose quando ha la palla e la gente guarda col fiato sospeso. Non ha il killer instinct e non l’ha mai avuto, come spiega il suo curriculum, ma al gol arriva sempre molto vicino".