Coronavirus, Malagò: "Il calcio vuole distinguersi rispetto agli altri sport. Sarei felice se si ripartisse a settembre"

10 Aprile 2020
- di
Arianna Botticelli
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CORONAVIRUS MALAGÒ - Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato delle dichiarazioni intervenendo a Radio Radio. Ribadendo quanto sia necessario attendere le disposizioni governative prima di pensare ad una qualsivolgia ripresa delle attività sportive a livello agonistico. E lanciando una frecciata al mondo del calcio. Ecco le sue parole.

Malagò sulla situazione dello sport in Italia

"Il mondo dello sport mi sembra evidente che oggi, alla spicciolata, ma in modo quasi unanime, con tutte le Federazioni, o quasi tutte, sta andando alla chiusura, neanche alla sospensione ma alla cancellazione della stagione agonistica, qualcuna senza polemiche e senza strascichi. Altre con qualche colpo di coda che può arrivare da una singola società o dalla Lega in questione. È un dato di fatto, è sotto gli occhi di tutti, negarlo sarebbe ridicolo e ipocrita che il calcio vuole andare avanti e quindi si mette in una situazione diversa rispetto alle altre discipline, questo è sicuramente un fatto ormai acclarato".

Sulla ripresa delle attività sportive in tempi di Coronavirus

Quanto alla ripresa delle attività ha aggiunto: "Sarei molto felice se si potesse a settembre ripartire. Anche se non al 100% già sarebbe un segnale significativo". E poi: "Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare delle distinzioni tra le attività individuali e quelle di squadra, indoor o outdoor. Il governo, a torto o a ragione, con il Dpcm ha deciso di vietarli per tutti. E ora ho la sensazione che questo Dpcm verrà prorogato, o dopo il 27 aprile o ai primi di maggio".

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