Coronavirus, la stretta di Natale del Governo: zona rossa nei festivi e prefestivi. Le parole del Premier Conte

19 Dicembre 2020
- di
Arianna Botticelli
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CORONAVIRUS NATALE CONTE – Dopo un infinito conciliabolo istituzionale, caratterizzato anche dalle solite polemiche tra Governo ed opposizione, il Premier Conte ha varato le tanto temute restrizioni Natalizie per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le nuove misure prevedono che l’Italia intera sia zona rossa nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre ed il 6 gennaio 2021. Ci saranno quattro giorni feriali esclusi da questa limitazione: 28-29-30 dicembre e 4 gennaio. In queste giornate l’Italia torna ad essere zona arancone. Anche nei giorni di zona rossa in tutta Italia sarà consentito uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici. Pur rispettando delle regole precise. Le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi. Di seguito le parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto in conferenza stampa per chiarire le misure di sicurezza volte a contrastare il Covid-19.

La conferenza stampa di Conte: le misure anti-Coronavirus per il periodo di Natale

"Le misure oggi introdotte hanno funzionato, ma la situazione rimane difficile, in tutta Europa. C’è molta preoccupazione per un’impennata della curva dei contagi nel periodo natalizio. Serve intervenire per rafforzare le misure necessarie per affrontare le feste di Natale. Zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Vietati spostamenti se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Si possono ricevere fino a due persone non conviventi che possono portare con sé figli minori di 14 anni, oppure persone con disabilità o persone non autosufficienti. È stata una decisione sofferta, con delle misure che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo. Chiudono negozi, centri estetici, bar e ristoranti. Aprono supermercati e negozi di beni alimentari e di prima necessità, parrucchieri, barbieri e lavanderie. Zona arancione nei giorni feriali. Ci si può spostare solamente all’interno del Comune. Sono permessi spostamenti dai Comuni fino a 5mila abitanti ma entro un massimo di 30 km”.

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