Pioli: "La Juventus sarà determinata, da tempo non avevamo una settimana pulita"

27 Maggio 2023
- di
Redazione RS
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Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia di Napoli Milan Champions League 2022-2023
Tempo di lettura: 4 minuti

CONFERENZA STAMPA PIOLI MILAN - L'allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match dell'Allianz Stadium contro la Juventus.

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Pioli contento della settimana pulita del Milan

"Una settimana pulita non la avevamo da tempo, sicuramente ci ha fatto bene. È Juve-Milan, troveremo una squadra determinata e concentrata, insieme al Napoli ha fatto più punti nelle partite casalinghe. È il finale di stagione e dobbiamo fare di tutto per raggiungere il quarto posto, o anche meglio".

La Juventus decisiva per la Champions come due anni fa

"Sarà la continuazione di un percorso che ha visto risultati molto positivi e anche delle delusioni. Non dimentichiamo mai da dove siamo partiti. Vincendo domani saremo sicuramente in Champions. Sarebbe la continuazione di un percorso che quest'anno, in campionato, ha avuto alti e bassi".

Sul futuro

"Non è il momento di parlarne, è troppo importante finire bene la stagione. Ci sarà tempo per parlare di futuro, mercato e rinnovi. Questo non è il momento".

Sul trequartista

"Se la mia addetta stampa batte l'unghia vuol dire che la domanda... Parliamo della partita di domani, per il mercato abbiamo tempo. Domani giocherà Brahim sulla trequarti, è forte e ci sta dando soluzioni. Non è mai il singolo che fa la differenza, ma il lavoro di squadra. Domani dovremo mettere in campo una prestazione di alto livello".

Sulla Juventus

"Non è una nostra preoccupazione, sappiamo come affrontare la gara. Sappiamo che faranno la miglior partita possibile, noi vogliamo chiudere questo percorso Champions senza arrivare all'ultima giornata. È vero che in questi anni siamo stati bravi all'ultima giornata, ma sarebbe meglio non arrivarci".

Sui calcoli per Atalanta e Roma

"Non possiamo sapere come andranno le partite di oggi, sappiamo di dover fare una grande prestazione contro un avversario di grande livello, che ha fatto un campionato migliore del nostro e una Champions League inferiore a noi, ma è una squadra di livello con grandi giocatori e un grande allenatore. Dobbiamo mettere in campo una prestazione alta sia a livello mentale che tecnico; i risultati di oggi non cambieranno l'approccio".

Sulla penalizzazione alla Juventus

"Siamo tutti d'accordo che la tempistica non è quella che ci si augura in un campionato regolare. Togliere e mettere non fa bene a nessuno, ci auguriamo sia comunque una cosa definitiva, ma che si possano trovare tempi migliori per non creare disagi a nessuno".

Un voto alla stagione

"Nessun voto fin quando non finisce il campionato. Possiamo arrivare ancora secondi, terzi, quarti, quinti sesti. Inutile fare qualsiasi tipo di valutazione adesso".

Sul terzo posto

"Il nostro orgoglio e la nostra ambizione è quella di vincere domani e chiudere in anticipo, senza aspettare l'ultima partita e l'ultima settimana, per centrare un obiettivo importante per il club, per noi e i tifosi. Avete una fretta incredibile, basta attendere solo otto giorni per capire quale sarà il bilancio, le mie valutazioni. Ci tengo a sottolineare che ci siamo sempre divisi equamente i meriti a Milanello e ci dividiamo equamente le eventuali responsabilità. Il nostro è un modo costruttivo e coeso di affrontare le cose, non per cercare il colpevole ma trovare soluzioni e crescere".

Il futuro di Ibrahimovic

"Non ho affrontato con Zlatan la sua volontà e la sua ambizione per il futuro. È molto determinato per cercare di recuperare dall'infortunio e la prossima settimana sarà decisiva per capire se sarà in grado di partecipare alla sfida con il Verona".

Su Leao

"La sua crescita è continua e costante, soprattutto nell'atteggiamento. Ha cambiato il suo approccio, non potrà che continuare la crescita. Ha tutto per diventare uno dei migliori al mondo, ma per diventare un campione devi avere un'ossessione, che ogni giorno ti fa pensare a come migliorare, a come fare qualcosina in più e di meglio. Rafa ce l'ha in testa, questa ossessione. Deve solo migliorare e continuare così. Poi sapere fin dove arriverà... È ancora giovane e non ancora formato completamente a livello calcistico. Quest'anno di esperienza ne ha avuta, sicuramente gli ha fatto bene per la sua crescita".

Sulla finale di Champions

"Vinca il migliore".

Le difficoltà della Juventus contro il Milan

"Rispetto a due anni fa abbiamo cambiato molto, e anche rispetto alla gara d'andata ci saranno interpreti con caratteristiche diverse. L'importante è essere squadra e che i giocatori in campo facciano una gara attenta e compatta; giochiamo contro una squadra che può colpire in qualsiasi momento. Ha calciatori di grandissima qualità; all'andata ricordo che avevamo fatto giocare Theo mediano in possesso. Magari domani farà un altro ruolo. Quindi le cose e le preparazioni non sono tutte uguali".

Sui dirigenti che pensano al mercato

"Assolutamente sì. La prossima stagione non si prepara dal 5 giugno, ma da un po' di tempo prima e sono molto impegnati su questo".

La stagione di Tomori

"È molto forte, aggressivo, la sua aggressività spesso ci ha dato risultati fantastici, in alcune situazioni deve essere più riflessivo. È in crescita, veniva da una squadra forte in cui non giocava ed è stato subito molto pronto".

Sulle lacune del centrocampo del Milan

"Secondo me non è una domanda corretta. Non è un reparto che decide i numeri e un risultato finale. Se lavoriamo di squadra tutti insieme in un certo modo ne beneficiamo tutti. Si gioca in 11 perché è un gioco collettivo, non è questione di singoli o reparti. Ci sono state gare in cui abbiamo giocato da squadra facendo bene, altre in cui abbiamo giocato più a livello individuale facendo meno bene nel gioco di squadra".

Pochi lanci lunghi contro la Sampdoria

"Quasi sempre le scelte in possesso sono dettate dalle posizioni degli avversari; contro la Samp abbiamo trovato più spazio tra le linee. Quando giochiamo solo sugli esterni possiamo essere più prevedibili. Abbiamo avuto difficoltà con le squadre chiuse, ma non è stato molto diverso dallo scorso anno... Dobbiamo trovare alternative migliori al nostro gioco".

Sull'aiuto della Curva all'Emilia

"Mi spiace che i tifosi non siano presenti domani, meritavano di esserci, ma hanno dimostrato ancora una volta di essere unici e speciali, facendo un'azione nobile, che ci rende orgogliosi di averli come tifosi".

Su Diaz

"Non dobbiamo lavorare per convincere tutti, ci sarà sempre chi non condivide un tipo di giocatore o allenatore. È cresciuto molto, ma può ancora migliorare in fase realizzativa, determinando un po' di più e segnando qualche rete in più".

Sui limiti del Milan

"Non dobbiamo superare limiti, ma vogliamo dimostrare che fa la differenza. Siamo una grande squadra e vogliamo dimostrarlo domani. È normale che se alleni il Milan bisogna pensare in grande e per farlo serve lavorare tanto".

Sul baricentro basso della Juventus

"Ha una fase difensiva in cui alterna; avere ampiezza è importante e cercheremo di prendere posizioni che ci consentano di controllare la partita ed essere pericolosi".

Sui calci piazzati dei bianconeri

"Come evitarli? Non subendo angoli o punizioni. Sono molto forti".

Sulla preoccupazione che può aiutare a prepararsi meglio

"Ho visto una squadra consapevole. Ho visto tutte le situazioni giuste che dovevo vedere".

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