CONCEICAO MILAN CONFERENZA STAMPA CAGLIARI - L'allenatore del Milan Sergio Conceiçao ha preso la parola in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Cagliari.
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"Penso che non può lavorare nel Milan chi è pieno con una Supercoppa. Abbiamo goduto tanto e abbiamo meritato. Siamo a 17 punti dal primo posto in classifica. Un club che ha vinto 19 volte la Serie A e 7 la Champions non può avere la pancia piena per una Supercoppa. Dobbiamo cominciare a vincere e convincere già da domani. La Supercoppa è il passato."
"Mi scuso, ma le emozioni non ci sono. C'è adrenalina come è normale per una partita di un club storico. Durante la preparazione ho troppe cose in testa e non penso a cosa vivrò. Sicuramente prima del fischio iniziale qualcosa sentirò, non sono una pietra. Il mio pensiero principale va a come preparare i ragazzi."
"Già cambiare lo staff è un qualcosa di diverso. Sono stato calciatore per 25 anni e so come vanno certe cose. Una bella cosa che ho trovato qua è questa accettazione di tutto quello su cui abbiamo lavorato. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo."
"Devo dire una cosa: la dirigenza ha provato a parlarmi di questo tema ma il momento era sbagliato perché avevamo partite importanti. Non è il momento giusto, ma so che è importante e ne dobbiamo parlare. In questo momento la cosa più importante è la partita col Cagliari."
"Loftus-Cheek ha un piccolo problemino e domani non ci sarà. Ha avuto una ricaduta ieri. Mi dispiace perché stava crescendo da un punto di vista fisico."
"L'importante è trovare un buon equilibrio per la squadra. Oggi un centrocampo a 3 può sembrare un po' più sicuro alla squadra. Quando ci sarà una conoscenza un po' più grande di quello che vogliamo si può giocare anche col 4-4-2: si lavora. C'è bisogno di tempo, è normale. Ma durante la partita io cambio, ci voleva qualcosa di diverso e mi pagano per questo, per aiutare la squadra con quello che vedo. Situazioni diverse si lavorano in allenamento. Il giocatore oggi come oggi è intelligente, devono sapere che lavoro fare per poi fare al meglio. Rafa? Deve correre. Esterno, attaccante, deve mettere al servizio della squadra la sua qualità anche senza palla. Parliamo di un processo collettivo, non individuale".
"Ci provate in tutti i modi (ride, ndr). In Portogallo è anche peggio. Qua si parla di calcio, poi ogni tanto qualcuno ci prova... Rashford è un bel giocatore come tanti altri, vediamo quello che succede".
"Una delle cose che non sono andate è che abbiamo commesso errori anche sul pressing, con il timing e la zona scelta. Ci sono cose che dobbiamo migliorare senza dubbio. Il modo di vivere un successo secondo me è pensare subito che ne abbiamo un altro davanti a noi, molto più importante di quello che abbiamo passato. Ho goduto, ho anche ballato, ma nell'aereo già pensavo a come far stare calmi i ragazzi e che la partita più importante è il Cagliari domani".