MILAN BOBIC REBIC - Nella trattativa che ha portato Ante Rebic al Milan ed André Silva all'Eintracht, è stato centrale il ruolo di Fredi Bobic, il DG dei tedeschi. Con un'operazione lampo, intavolata con l'amico Zvone Boban, CFO rossonero, i due hanno concluso il doppio scambio con reciproca soddisfazione. L'ex bomber dello Stoccarda è tornato sull'affare di mercato rilasciando delle dichiarazioni a la Gazzetta dello Sport.
"È sempre utile conoscersi e mantenere i rapporti, l'amicizia con Boban ha facilitato i negoziati. In generale non è mai facile trovare una soluzione quando il tempo ti gioca contro, per fortuna sia Boban che Maldini sono ottimi professionisti. Insieme abbiamo trovato l’intesa migliore nell’interesse di entrambi i nostri club. Boban sapeva che ero interessato ad André Silva da circa un mese, ma la trattativa vera e propria è iniziata appena tre giorni prima della chiusura del mercato".
Sul suo ex giocatore Ante Rebic, il DG tedesco di origini sloveno-croate ha speso parole al miele: "Sarà un giocatore importante, ne sono più che sicuro. Con noi è stato protagonista di stagioni incredibili. Mi auguro, ma so che sarà così, faccia lo stesso per il Milan. La posizione migliore per lui è esterno a sinistra, ma può giocare benissimo anche come secondo attaccante. Ante è fisicamente molto forte e già solo per questo un allenatore difficilmente rinuncia a lui. Ha qualità tecnica, usa destro e sinistro senza distinzioni e la velocità lo rende imbattibile".
Nel frattempo Rebic ha salutato così i suoi ex tifosi tedeschi su Instagram:"Voglio ringraziare l’Eintracht dal profondo del mio cuore per essere stati con me negli ultimi tre anni. Grazie per avermi dato lezioni di valore che porterà per sempre con me per il resto della mia carriera. Mi hanno reso il giocatore e la persona che sono oggi. Vincere la Coppa di Germania è uno di quei momenti che ricorderò per sempre per il resto della mia vita. Un grande ringraziamento va anche ai miei pazzi e rumorosi tifosi per il loro supporto, che mi ha dato forza quando più ne avevo bisogno. Tutto questo è stato veramente un'esperienza che si fa una volta nella vita”.