Sacchi: "Calhanoglu? Gli errori capitano, io non presi Pirlo"

SACCHI CALHANOGLU MILAN - Arrigo Sacchi ha parlato a La Gazzetta dello Sport a pochi giorni da quella che sarà l'ultima gara del 2023 per il Milan. A San Siro arriva il Sassuolo di Alessio Dionisi ed i rossoneri vorranno farsi trovare pronti all'appuntamento.

Nel frattempo, però, Sacchi si concentra su altri aspetti riguardanti i rossoneri. In particolare il calciomercato e lo stato di forma delle altre squadre in Serie A.

Le parole di Sacchi su Calhanoglu

Nell'Inter che domina incontrastata il campionato, il volto di Hakan Calhanoglu è quello della sicurezza imprescindibile, o quasi, in cabina di regia. Il turco, però, come è facile ricordare, fino al 2021 giocava nel Milan. In quell'estate ha attraversato la sponda del Naviglio per vestirsi di nerazzurro, ed ora fa le fortune di Inzaghi & Co.

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Arrigo Sacchi si è concentrato proprio su di lui e su quanto quell'addio possa essere stato un errore.

"Se è stato un errore? Parlando con il senno di poi, viene da dire di sì. Ma sono situazioni che nel calcio si verificano spesso. Io, ad esempio, nonostante me lo avessero proposto quando facevo il dirigente, non presi Andrea Pirlo. E dopo si è visto quello che è diventato. Al Milan Calhanoglu aveva già dimostrato di essere bravo: allora, però, faceva il trequartista, o al massimo la mezzala sinistra. Adesso è una cosa diversa, adesso è un uomo-squadra.

Come giocatore, lo definisco con un solo aggettivo: completo. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, si muove con grande intelligenza e fa muovere i compagni dettando i tempi di quasi tutte le azioni. Sa quando è il caso di giocare sul breve e quando, invece, bisogna lanciare lungo. Ripeto: siamo davanti a un calciatore completo e moderno nell’interpretazione del ruolo".

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