
Massimiliano Allegri ha presentato in conferenza stampa la sfida tra Milan e Pisa, anticipo dell'ottava giornata di Serie A in programma venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 20.45 a San Siro. Il tecnico rossonero, al primo test da capolista dopo la vittoria sulla Fiorentina, ha messo in guardia la squadra sul rischio di sottovalutare gli avversari e ha ribadito che l'obiettivo stagionale è la qualificazione alla Champions League, fissando a 74 punti la quota necessaria per centrare il quarto posto.
"Domani sarà una partita complicata, il Pisa ha sempre fatto bene lottando e creando occasioni, facendo gol. È una squadra fisica che se non affrontiamo nel giusto modo ci può creare difficoltà. Poi dobbiamo sfatare il tabù della neo promossa, che quest’anno con la prima ci abbiamo perso.
Non lo so se siamo avanti o indietro, so solo che lavoriamo tutti i giorni. Ho ereditato una squadra con giocatori importanti, poi la società ha fatto bene sul mercato. Domani dovremo essere bravi, rispettare il Pisa e cercare di fare tre punti.
Stiamo crescendo fisicamente. Se facciamo meglio nei secondi tempi, vuole dire che stiamo bene. E chi entra dalla panchina ci sta dando una grande mano. Chi gioca l’ultima mezz’ora giocano una gara diversa, quella decisiva".
"Tutte le squadre sono diverse, anche la stessa da un anno all’altro. L’importante è finire bene, non cominciare. Noi siamo all’inizio e dobbiamo continuare a lavorare in silenzio. Pisa? Ci sono stato nel 1988-89, debuttando proprio contro il Milan, ricordo con grande affetto il presidente Romeo Anconetani. Sarebbe stato curioso vederlo oggi. È stata un’esperienza importante per me dove ho conosciuto persone straordinarie".
"Vincere non è mai facile, sarebbe importante per mettere altri punti in classifica in ottica quarto posto per l’accesso in Champions. Questo è il nostro obiettivo. Per garantirti la quota Champions devi fare minimo 74 punti, noi ci concentriamo su quello senza pensare alle altre squadre. Fuga? Non ce ne sono, bisogna andare molto piano mantenendo i piedi per terra. Bisogna essere bravi a vincere le partite, gioire e poi pensare subito all’altra. Abbiamo un mini ciclo prima della sosta. Ottobre e novembre sono mesi importanti come gennaio e febbraio. Dobbiamo creare i presupposti per trovarci in una posizione ottimale".
"L’importante è che venga presa presto una decisione, poi noi ci adegueremo. Se si giocherà in Italia meglio, se no andremo in Australia".
"Dobbiamo prendere al massimo tra i 20 e 25 gol. I tifosi devono sognare, noi dobbiamo lavorare. L’entusiasmo va mantenuto, ma con equilibrio. Domani si parte da 0-0, a noi servono i tre punti giocando una partita valida. Domani Nkunku sarà in panchina, oggi valuteremo Loftus-Cheek. Domani dobbiamo fare un altro passo in avanti.
Si deve migliorare. Ora abbiamo 16 punti e 16 punti ci fai poco. L’obiettivo è arrivare a 40".
"Sono cose che succedono. Le decisioni sono soggettive, per uno è rigore, per un altro no. Fa parte del gioco del calcio. Con le velocità che c’è in campo non è facile per un arbitro decidere. Anni fa un giocatore aveva due secondi per pensare, ora mezzo secondo. E’ un calcio diverso, anche i giocatori sono diversi fisicamente. Bisogna adeguarsi al momento".
"Con la Fiorentina ha fatto gol dalla zona centrale del campo. Non è che io trasformo Leao: io penso che possa giocare da prima e da seconda punta. Più nel centro del gioco è, meglio è. Rafa può fare benissimo la seconda punta e può accoppiarsi sia con Gimenez, che con Pulisic che con Nkunku.
Ho ereditato una squadra con buoni giocatori. L’anno scorso il Milan ha vinto la Supercoppa ed è arrivato in finale di Coppa Italia. Da quando sono arrivati tutti si sono messi a disposizione. I primi sei mesi servono per preparare il finale di stagione e arrivare a marzo nella condizioni migliori.
Gimenez si è allenato bene, è arrivato il 5 agosto in ritiro. Lo vedo sereno e tranquillo, ha buone qualità tecniche. Ha avuto situazioni favorevoli e occasioni per segnare, anche a Torino aveva fatto bene. È in crescita e il gol lo troverà.
Domani De Winter potrebbe avere una chance. Pavlovic sta crescendo tanto, è giovane, ha ancora margini di crescita. Deve crescere nella fase difensiva e nei tempi di gioco".
"Bisogna migliorare. A Torino, nell’ultima azione della Juventus, non eravamo messi bene sul cross di Kostic. Stessa cosa è successa nel finale contro la Fiorentina. Serve attenzione nei finali delle partite. Dobbiamo migliorare su questo. Un errore in quel momento può decidere la partita. Dobbiamo alzare il livello su questo aspetto.
Siamo un bel gruppo che lavoro e abbiamo tutti lo stesso obiettivo, cioè fare una grande stagione e tornare in Champions. Per farlo serve senso di responsabilità, passione e grande convinzione. Sono felice di avere questo gruppo, composto di bravi giocatori e ragazzi responsabili. Ci sono tanti giovani che stanno crescendo e sono trainati dai più esperti come Tomori, Modric, Maignan e Rabiot".
"Sbaglia pochi palloni, è un campione. Ha una velocità diversa dagli altri nei passaggi e nella visione di gioco. In quel ruolo si trova bene e si diverte anche tanto".
"Domani servirà grande maturità perchè giochiamo contro una squadra che verrà a Milano per fare la partita. Gilardino organizza bene le sue squadre a livello difensivo, non sarà facile fare gol. Partite semplici non esistono, si giocano e si vincono. Dovremo correre come gli avversari, poi la tecnica verrà fuori".
"Sono contento perchè è un ragazzo che arriva dal vivaio del Milan. Va lasciato tranquillo e sereno, ha il ‘phisique du role’ per giocare nel Milan. Ovviamente deve crescere ancora tanto".
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