Abbiati incorona Donnarumma: "Può diventare il numero uno al mondo"

8 Agosto 2020
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

ABBIATI INTERVISTA DONNARUMMA MILAN - Christian Abbiati, ex portiere del Milan con 380 presenze in maglia rossonera e ben 8 trofei alzati al cielo con la nostra maglia, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. L'ex numero uno si è concentrato in particolar modo, fosse solo per l'affinità nel ruolo, sulla situazione legata a Donnarumma: il suo futuro ma non solo. Abbiati ha grandissima stima del Gigio portiere, e lo ha dimostrato incoronandolo come uno dei milgiori al mondo.

L'intervista ad Abbiati: gli elogi a Donnarumma

"Mica penserete che mi stupisca...Gigio ormai è un giocatore affermato, protagonista di un'annata spettacolare. E adesso sta migliorando anche nelle piccole cose, nei particolari." Da sorta di padre adottivo, tuttavia, Abbiati sa riconoscere anche gli aspetti in cui Donnarumma deve migliorare per diventare il numero uno: "Deve diventare il Ronaldo dei portieri ovvero un professionista al cento per cento che cura dal primo all'ultimo dettaglio. Ora come ora per me è tra i primi tre al mondo ma può diventare senz'altro il numero uno. Nel suo percorso gli ha giovato cambiare tanti allenatori dei portieri. Tutti gli hanno insegnato cose diverse".

Sul futuro di Donnarumma al Milan

"Lo avevo già auspicato in passato e lo ripeto: Gigio potrebbe restare in rossonero a vita. L'unico dubbio che mi pongo è che arrivi un giorno in cui si sofferma a riflettere più del solito e dice vorrei alzare quel trofeo. A quel punto la risposta se restare ancora, o meno, la può trovare solo dentro sè stesso. L'importante è che non rischi di andare via a zero: quello proprio non lo accetterei".

L'intervista ad Abbiati: sul Milan di oggi

"Maldini sta facendo bene, ha preso più potere e la cosa mi fa molto piacere. Stanno gettando le basi per fare tornare il Milan ad alti livelli. Piuttosto mi spiace molto per Boban: ci sono rimasto davvero male, guai a chi me lo tocca. Non conosco bene i motivi del divorzio ma ovviamente ha contribuito anche lui a questo bel Milan. Pioli? Ha lavorato molto bene, è riuscito a dare un gioco chiaro e un atteggiamento diverso che non si vedeva dai tempi della Champions".

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