ALLEGRI MILAN CONFERENZA STAMPA - L'allenatore del Milan Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro la Juventus, posticipo della sesta giornata del campionato di Serie A.
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"Ho vissuto una settimana normale, cercando di preparare al meglio la sfida. Ciò che conta davvero è la partita, dopo è inutile ripetere sempre le stesse cose, altrimenti si diventa patetici. Ho trascorso otto anni alla Juve, adesso sono cinque al Milan, spero di arrivare a otto anche qui... Domani ci saranno tre punti in palio contro una squadra che non ha mai perso, che ha ottimi giocatori e un grande allenatore".
Il rischio di sbagliare panchina: "No, hanno invertito le panchine... (ride, ndr). Per me andare in panchina è sempre una grande emozione. Bisogna rimanere concentrati sull'obiettivo finale: il Milan deve tornare in Champions. Per farlo bisogna continuare a lavorare, mancano ancora tante gare, tanti punti. Ci saranno momenti complicati, ma bisogna continuare a lavorare per raggiungere l'obiettivo: riportare il Milan in Champions".
Voglia di rivincita sulla Juventus: "Non è una rivincita. Quando sono andato alla Juve ho ringraziato il Milan per i primi 4 anni. Prima di tornare qui ho ringraziato la Juve. Domani non è una rivincita, sarà una bella sfida. Fortunatamente andrò in panchina, l'altro giorno sembrava strano dopo le squalifiche che ho preso... (ride, ndr). Dovremo fare una bella gara, a livello tattico. La difesa? Col Napoli abbiamo difeso bene, ma si poteva fare meglio, come in occasione del rigore concesso".
Su Tomori e Leao: "Tomori è a totale disposizione. Leao ha fatto una bella settimana, è la prima dal 17 agosto. Domenica volevo farlo entrare, ma non così presto. Rafa sta crescendo di condizione, come anche Nkunku".
Sulla bontà di un eventuale pareggio: "Per raggiungere l'obiettivo finale servirà un certo numero di punti. Solitamente per il quarto posto ne servono 74-75. Domani dovremo giocare una gara molto tecnica: loro pressano molto, hanno fatto sempre gol, hanno calciatori importanti. Quando ci sono partite così di solito sono belle da giocare".
Su Bartesaghi: "Ho fiducia in lui come in tutti i giocatori della rosa. Domani giocherà lui o Athekame, può giocare anche a sinistra".
Sul futuro: "Domani c'è una partita, dopo ce ne sarà un'altra. Si parla molto di progetti, ma nel calcio conta vincere le partite, oppure non vai da nessuna parte".
Sulla formazione: "Oggi c'è l'ultimo allenamento. La prima valutazione sarà su Tomori, gli altri stanno tutti bene. Non dimentichiamo che anche i cambi sono importanti. Ai ragazzi ho detto che la cosa importante è vincere le partite. Oggi deciderò chi giocherà".
Su Leao: "Deve ancora iniziare la stagione praticamente. Ha molta voglia di fare. Non è nelle mie mani, ma nelle sue. Sa che è una stagione importante per lui. C’è un vecchio detto: 'Aiutati che Dio ti aiuta'. Ha bisogno della squadra, e la squadra ha bisogno di lui".
Il momento dopo la vittoria col Napoli: "La Juve ha un punto in meno, domani ci sarà lo scontro diretto. Bisogna continuare a lavorare. Manca ancora molto: bisogna fare un passo alla volta, non abbiamo vinto il campionato o raggiunto la Champions. Serve equilibrio".
Su Rabiot: "L'ho trovato cresciuto molto rispetto a quando era con me alla Juve. È normale che sia maturato".
Sul modo di giocare: "Al momento giochiamo così, magari tra tre mesi giocheremo diversamente e farò altre scelte... Ciò che non cambia è l'obiettivo finale: arrivare a marzo in una buona posizione per giocarci qualcosa".
Su Gabbia: "Non lo conoscevo. Ho imparato che fino a quando non li alleni, è complicato dare giudizi esterni sui giocatori. Ho trovato un ragazzo con margini di crescita, responsabile, con ottime qualità. Se un giocatore va in Nazionale siamo contenti".
Su Ricci e Nkunku: "Sono contento di Ricci, può giocare davanti alla difesa e da interno, è cresciuto molto. Nkunku è cresciuto fisicamente".
La forza della Juve: "Il calcio è cambiato molto, non si possono fare paragoni con il passato. È una Juve diversa, come questo è un Milan diverso da quello che ho allenato la prima volta".
Sul rientro di Jashari: "Spero presto. Ci vorrà ancora un mesetto: ha iniziato a correre sulla sabbia, ma serve ancora pazienza".
Come inserire Leao: "Ho imparato una cosa: dire 'Domani faccio questo perché è il momento di cambiare non va bene'. Sarà il momento di cambiare quando me ne accorgerò".