Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 2025, dopo una maratona di oltre 12 ore, il Consiglio comunale di Milano ha approvato la vendita di San Siro a Milan e Inter. L’operazione da 197 milioni di euro rappresenta un passaggio epocale, destinato a cambiare il futuro sportivo e urbanistico del capoluogo lombardo. La delibera è passata con 24 voti favorevoli e 20 contrari, decisiva l’uscita dall’aula di Forza Italia, che ha consentito il raggiungimento del quorum.
Grazie a questo via libera, Milan e Inter diventeranno proprietari non solo dello stadio, ma anche dell’area circostante. L’accordo prevede la costruzione di un nuovo impianto moderno nell’area dei parcheggi, con la demolizione del Meazza programmata tra il 2031 e il 2032.
Il nuovo stadio, disegnato dagli studi Manica e Foster + Partners, dovrebbe essere pronto per gli Europei del 2032, mentre l’attuale San Siro resterà attivo per partite e concerti fino al completamento dei lavori.
Dal punto di vista rossonero, l’operazione rappresenta una vittoria strategica: finalmente il club potrà pianificare il futuro in un impianto di proprietà. “Una pagina nuova per la città”, ha commentato la vicesindaca Anna Scavuzzo, mentre il sindaco Sala non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Il rogito dovrà essere firmato entro il 10 novembre. Non mancano però le opposizioni di comitati e associazioni che vogliono difendere il “tempio del calcio” milanese. Per il Milan si tratta comunque di un passaggio fondamentale: dal sogno al progetto concreto.
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