DE ROSSI ROMA MILAN EUROPA LEAGUE - Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato alla vigilia di Roma Milan, match fondamentale e ritorno dei quarti di finale della competizione europea. Il tecnico romano ha otccato tantissimi temi importanti. E ha raccontato che tipo di gara si aspetta.
"Innanzitutto N'dicka sta bene e questa è la cosa più importante. Non è successo ciò che pensavamo fosse successo ed ognuno ne tragga l'insegnamento che vuole. Abbiamo ricevuto tanti complimenti, ma per me era una cosa abbastanza normale. È bello vedere che ci riscopriamo famiglia in questi momenti".
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"Quando si parla di crocevia della stagione, si pensa alla percezione che questa gara ha sui giornali: io tendo a non commentare. Pioli è secondo in classifica e viene da un periodo di tante vittorie consecutive, giocando quasi sempre bene. Credo che non ci sia questo problema con Pioli. Detto ciò, la partita di domani è un crocevia come obiettivo del futuro. Il Milan ha una squadra costruita per la Champions: per loor è una partita da ultima spiaggia. Per me è la prima competizione europea: un percorso per arrivare ad essere felici. Domani potremmo perdere, ma per me è comunque utile per il conseguimento dell'obiettivo. Penso che se non perdo 2-0 domani, so che vado a fare la semifinale di Europa League".
"Il nostro lavoro è finalizzato a trovare qualcosa che possa funzionare, senza però fare troppo. Bisogna rispettare le caratteristiche di una squadra. E poi, vedere cosa fa l'allenatore avversario. Non abbiamo vinto 7-0, il Milan non è stato in apnea per tuto il tempo. Noi siamo riusciti a fare ciò che avevamo progettato. Quindi, ora non penso che Pioli stravolgerà la squadra. Non dobbiamo creare 1000 presupposti pensando a quello che farà Pioli. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma senza snaturarci".
"È una partita come le altre. Lavoreremo sulla gestione del risultato, sull'essere intelligenti e non troppo sbilanciati. Ma queste cose valevano anche all'andata. Se poi siamo sullo 0-0 al 90', non giocheremo per segnare per forza. Noi giocheremo per vincerla: se facessimo un gol per loro sarebbe un colpo duro. Dobbiamo fare una partita come all'andata".
"Penso che lo metteremo in campo noi. Loro sono molto forti, negli ultimi anni hanno mostrao di essere più forti di noi. Ma all'andata si è visto che non c'è tanta differenza. Da giocatore ho eliminato grandi squadre e perso contro squadre più piccole. Certe squadre oltre al blasone si portano dietro una potenza economica e di fascino incredibile, perchè possono comprare i giocatori più forti spesso vincono per quello. I numeri dicono che loro sono superiori. Non c'è tutta questa differenza sul campo: per me è 50-50".
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"Ci sarà Bove al posto di Cristante: non cambia nient'altro. Io ho grande fiducia. Il modo di giocare non cambierà per l'assenza di Cristante".
"Su questo argomento ci siamo preparati per fine conferenza. Non possiamo promettergli di vincere, ma gli promettiamo l'impegno. Ci ha toccato particolarmente questa storia. Vogliamo trovare chi è il ragazzo, ammesso che lui ne abbia voglia. È una cosa molto delicata: se vuole, ci contatti".
"Fa parte del gioco: si può analizzare tutto, a livello tattico, e poi un giocatore cercherà e troverà la giocata...".
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