PIOLI MILAN CONFERENZA STAMPA - L'allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Udinese, anticipo della ventunesima giornata di Serie A.
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"Conta soltanto la gara di domani, non ciò che abbiamo fatto in passato. Siamo squadre diverse: loro stanno bene, ma anche noi. Siamo due squadre che proveranno a superarsi".
"La sua testa non è cambiata, è sempre stato disponibile e attento. Ha sempre avuto questo tipo di atteggiamento, professionale e convinto delle sue qualità. Gli ho detto che ci sarebbe potuto essere posto cambiando la sua posizione in campo. Le sue ultime prestazioni sono di alto livello. Se a inizio estate ci potevano essere dubbi sulla nuova posizione ora non ce ne sono: è come un nuovo acquisto per la squadra".
"Non bisogna avere timori, ma sempre volontà e la necessaria lucidità per essere performanti al massimo. Domani è complicato, nel girone di ritorno vogliamo fare meglio di quanto fatto all'andata. Inutile guardarsi indietro, ciò che conta è la prestazione di domani. Abbiamo avuto una buona settimana".
"Dobbiamo fare più punti possibili, vogliamo questo da ogni gara. Non ci sono partite di provincia o di cartello: esistono gare da tre punti, vogliamo tornare a casa col bottino pieno".
"Non cambiano le scelte che vorremo fare in questo mercato, la società sta lavorando. Ci sono ancora due settimane, non cambia nulla".
"La domanda sarebbe corretta se avessi incontrato Cioffi anche con altre squadre, invece l'ho incontrato sempre con l'Udinese. Sono le squadre che si incontrano a giocare la partita, non i tecnici. Non ho vinto io contro Mourinho, ha vinto il Milan contro la Roma. Conta la gara di domani, non ciò che è successo in precedenza".
"Di precisione sì, i tentativi sono stati di più. Siamo il secondo miglior attacco, è un giocatore importante. Anche quando non è incisivo lui ci crea spazio, portandoci via avversari. Abbiamo cambiato il nostro modo di attaccare, gestiamo di più la palla, abbiamo più controllo della partita e ciò fa sì che ci siano meno spazi e ripartenze. Deve trovare spazi diversi, con difese più basse. Deve fare movimenti più rimarcati. È un giocatore fondamentale per la nostra fase offensiva".
"La squadra deve lavorare insieme nella fase difensiva. Ho rivisto la gara insieme a Reijnders e Adli, hanno fatto una grande prestazione in fase difensiva, prendendo gli inserimenti e coprendo le zone che volevamo coprire. Solo in occasione del rigore si sono aperti prima, concedendo il passaggio verticale su Lukaku. Hanno lavorato bene. La fase difensiva va fatta di squadra, dobbiamo essere disposti al sacrificio e alla comunicazione: servirà anche nella gara di Udine".
"Non ci sono tempi precisi, faremo un punto a fine mese. Fra dieci giorni ci sarà l'appuntamento con lo staff sanitario per capire meglio i rientri di Tomori, Thiaw, Kalulu e Pobega. A fine mese dovremo fare la lista UEFA, sarà fondamentale capire queste situazioni".
"La guardiamo per migliorarla gara dopo gara. L'obiettivo è chiaro: fare meglio del girone d'andata. Poi tra 3-4 mesi guarderemo la classifica. Ora dobbiamo pensare a noi stessi e estendere il più possibile questo momento positivo".
"Un difensore completo. Per giocare nel Milan devi essere completo, capace di difendere, di impostare, di partecipare alla manovra offensiva. Un giocatore forte e solido, diverse caratteristiche importanti".
"Stiamo valutando tutte queste situazioni. Pellegrino completerà il suo rientro giocando in Primavera. Negli ultimi giorni di mercato valuteremo queste situazioni".
"Li conosco bene questi numeri, me li ripete spesso (ride, ndr)... È un leader emotivo e tecnico. Parla bene e tanto, sa prendere la posizione. Il futuro? È presto per parlare del futuro di ognuno di noi".
"Se ci sarà la possibilità si potrebbe fare qualcosa sul mercato: abbiamo perso per molto tempo Pobega, abbiamo Bennacer in Coppa d'Africa e abbiamo perso Krunic. Può esserci l'opportunità di un inserimento, ma dipende dalle occasioni di mercato".
"A me piaceva giocare a nascondino e poi fare tana libera tutti".
"È una conseguenza dell'aspetto mentale. Stai bene mentalmente se vinci le partite, sono quelle le aspettative. Se vinciamo le gare e c'è entusiasmo poi stiamo bene fisicamente, ma non è stato quello il nostro problema".
"Stiamo programmando sessioni più specifiche. Sappiamo quanto i nostri calciatori abbiano bisogno di lavori personalizzati in base al ruolo che occupano. Il recupero della palla è fondamentale, ma possiamo lavorare ancora molto sulle riaggressioni. È una cosa su cui insistere, in particolare domani. Fermare subito le loro ripartenze sarebbe importante".
"La velocità non è la sua qualità migliore. Conta l'atteggiamento con cui giochi: se è stato lui quello che ha recuperato più palloni conta l'atteggiamento. Non sarà mai la sua caratteristica più in vista, ma sa che in quel ruolo è importante crescere in fase difensiva. Redondo mi piaceva tanto, elegante, pulito. Difficile fare paragoni, ogni calciatore ha le sue qualità".
"Sta giocando molto di più con la squadra. Sono aumentati i suoi passaggi chiave e i suoi assist. È chiaro che ci si aspetta il gol. Poi è determinante per la sua fase offensiva, anche quando non segna, libera spazi per gli altri".
"Sono molte le cose che potevamo fare meglio. Nella situazione in cui abbiamo preso rigore siamo stati distratti".
"Saranno fondamentali per lavorare su tutto. C'è più tempo per sviluppare tutte le situazioni, non hai soltanto un giorno per preparare la gara. Cambia tanto giocare solo una volta alla settimana. Però è bello giocare tre volte a settimana, significa che sei in Europa e sei competitivo".