PIOLI MILAN FROSINONE CONFERENZA - Tempo di gara per il Milan, che dovrà cancellare al più presto la sconfitta di martedì sera contro il Borussia Dortmund. Di fronte, però, arriva una squadra pronta e preparata: il Frosinone di Eusebio Di Francesco, che San Siro lo ha già calpestato domenica 12 novembre, per affrontare l'Inter. Stefano Pioli prepara la sfida contro i ciociari, consapevole di dover fare i conti con l'emergenza infortuni, che sta attanagliando i rossoneri.
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"Il nostro compito è opporre un livello di gioco alto. Di Francesco sta facendo un grande lavoro e loro arriveranno con fiducia e entusiasmo. Noi vogliamo dare continuità alla vittoria contro la Fiorentina, perché i punti da fare sono tanti.
Noi abbiamo il nostro modo di giocare e dobbiamo portarlo sul campo; abbiamo una strategia ben chiara su cosa fare quando non avremo la palla: a loro piace palleggiare e lì dovremo essere molto attenti. Poi le partite cambiano: noi dobbiamo essere un po' più bravi a leggere i momenti della gara".
"L'incontro con Cardinale è stato molto positivo e molto costruttivo. Sicuramente è uno stimolo in più per il mio lavoro e per il lavoro della squadra".
"Ha lavorato con noi anche in estate. È un difensore attento, applicato, fisico. Io l'ho visto tranquillo, lo stiamo accompagnando nel modo giusto come Camarda. Poi se può giocare dall'inizio o meno non te lo dico".
"Nessun commento su gran parte dell'intervista. A Paolo e a Massara sarò sempre riconoscente, ma ora non posso che buttare tutto quello che ho nel presente, per motivare i miei giocatori e provare a vincere la partita di domani. Grazie Maldini, grazie Massara, ma io non sono solo e sono stato sempre sostenuto dal club".
"Sicuramente ci sono stati dei passi avanti, quindi sono sicuro che a breve avremo migliorie e l'emergenza finirà, soprattutto in attacco. Recupereremo Kjaer per l'Atalanta. Fra un paio di settimana la situazione andrà meglio".
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"Da questi momenti si esce vincendo le partite, è inutile girarci tanto intorno. Servirà fare una partita seria, vera, con intensità e con qualità. Con la Fiorentina siamo stati attenti, domani dobbiamo fare lo stesso. Le vittorie ti danno quell'entusiasmo. Qui cerchiamo sempre di essere positivi, ma ora è il momento di dimostrare sul campo che siamo competitivi.
È troppo difficile fare i confronti col passato, quando abbiamo reagito positivamente alle difficoltà. Poi tramite il percorso di questi 4 anni noi dobbiamo trovare le nostre certezze: noi sappiamo che giocando in un certo modo i risultati arrivano".
"Io ho sempre delle responsabilità, poi dipende da quelle che si danno nei successi e negli insuccessi. I bilanci ora sono limitati. Ho detto solo una cosa alla squadra: per il campionato mancano 25 partite; se qualcuno di noi qua dentro non crede di poter raggiungere Inter e Juve giovedì non si sarebbe dovuto presentare agli allenamenti. Si sono presentati tutti, anche perché sono pagati per farlo. Io sono convinto che abbiamo un gruppo compatto; soprattutto nei momenti negativi c'è stata compattezza e questo è stata una risorsa".
"Abbiamo provato altre opzioni, oltre a Simic, che voi non sapete. Abbiamo le soluzioni giuste per essere una squadra equilibrata domani".
"Fino a oggi, speriamo che da domani sia diverso. Non mi sento solo, qui c'è l'ideale per lavorare bene e dobbiamo poi rispondere sul campo".
"Penso che l'infortunio di Malick abbia inciso durante la partita, perché i giocatori in campo erano consapevoli che mancavano opzioni nel ruolo. Ma i giocatori sanno cosa significa essere squadra".
"Probabile Atalanta, faremo di tutto".
"Per lui questa settimana è stata come la scorsa: ha lavorato e i compagni gli sono stati vicino".
"Bisogna trovare una superiorità numerica in costruzione, ci sono le soluzioni per creare loro difficoltà".
"La concentrazione, il focus è tutto sul nostro obiettivo".