PIOLI CONFERENZA STAMPA MILAN FIORENTINA - Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa prima di Milan-Fiorentina.
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"Chiaro che questa è la partita di Davide (Astori, ndr), perché è cresciuto qui e poi è diventato capitano della Fiorentina. Domani ci sara un’iniziativa importanza, sostenuta da Fondazione Milan e anche dalla Fondazione Davide Astori. Quindi credo che, se da una tragedia come quella di Davide si può fare del bene, dobbiamo essere tutti presenti.
"Ora le parole servono a poco, servono i fatti e dobbiamo dimostrarlo domani. Dobbiamo dimostrare di essere pronti, e quindi a dimostrare coi fatti di aver capito gli errori, di migliorare e di introdurre prestazioni di alto livello".
"Io credo che il talento non abbia età e Francesco ha talento. Poi è chiaro che il destino ti crea certe situazioni e noi dobbiamo essere bravi ad accompagnarlo in questo momento. Lui è ancora molto giovane, ma dal punto di vista caratteriale già maturo, è contento di stare con noi ed è già pronto: è convocato ed è pronto per la panchina, quindi anche per entrare in campo. Poi dipende da tante cose, da come si mette la partita e da come valuto tutte le situazione. Lui è una ragazzo maturo, la sta vivendo con leggerezza e consapevolezza. Quindi, sarà comunque un’esperienza formativa per la sua crescita anche non giocando".
"Io lavoro e devo continuare a farrlo. Devo assolutamente restare concentato su ciò che stiamo facendo. Abbiamo sempre lavorato cercando di crescere, migliorare a sfruttare i nostri errori per andare avanti, per non cercare un colpevole ma per trovare le soluzioni. Da ieri abbiamo preparato la Fiorentina. So benissimo cosa rappresenta il mio ruolo: tanti onori e tante critiche. Io vado avanti con le mie idee e con il mio club che mi appoggia".
"Ci sono due categorie di pensiero: chi cerca di continuare a costruire qualcosa di importante e chi finisce per rovinare tutto. Io faccio parte della prima categoria, rimango coi giocatori perché mi hanno dato risposte positive. Nelle prime giornate siamo stati primi per merito, poi nelle ultime gare abbiamo sbagliato. Sappiamo tutto, sappiamo le nostre responsabilità e ce le stiamo prendendo".
"Io ho detto che dobbiamo dimostrate e credo che la mia squadra ne abbia le capacità per dimostrare di essere una squadra competitiva. Le ultime 4 partite non sono state un momento positivo né per risultati né per gli infortuni ed è chiaro che siamo in emergenza. Ma queste cose si superano con lavoro, unità determinazione e attenzione.Domani affrontiamo una squadra forte e che spesso ci ha messo in difficoltà".
"I rimpianti e rimorsi sono delle persone che non provano a fare. Io credo che il club abbia fatto tutto per mettermi a disposizione una squadra competitiva, chiaro che la sosta ci ha aperto gli occhi su alcuni aspetti e che, se lavoriamo i nostri numeri aumenteranno".
"Io credo che, mancando 26 partite tante squadre sono ancora in lotta per lo scudetto. 26 partite sono quasi 80 punti a disposizione. Ma in questo momento il nostro pensiero è la gara di domani, poi sarà quella di Champions. Sono 4 partite che non vinciamo chiaro che il primo obiettivo è tornare a vincere in campionato".
"La Fiorentina è una squadra che da quando c'è Italiano gioca un calcio offensivo, con tanti giocatori davanti alla palla, che può concedere qualche spazio. Veniva da tre sconfitte, poi ha vinto in casa col Bologna. Dimostrazione che i momenti difficili possono arrivare sempre, ma la soluzione è lavorare. Ci sono ancora troppe partite per dire che la partita può essere decisiva per un obiettivo o per l'altro".
"L'unico cruccio che ho è non essere riusciti ad abbassare il numero degli infortuni rispetto al primo anno. Purtroppo, quando si fa male qualcuno soffriamo da matti. Abbiamo cambiato metodo di lavoro nel corso di questi anni per migliorare la nostra situazione, abbiamo analizzato tutti gli infortini. Ma ogni caso ha una storia, un motivo, c'è chi si è fatto male in un modo chi un altro... Poi la nazionale non aiuta di certo. C'è chi si fa male perché gioca troppo, chi perché gioca poco. Non stanno capitando solo a noi, ma il nostro numero è negativo. Io, il mio staff, il Milan Lab, non abbiamo mai lavorato con situazione così chiare in termini di dati. Ma stiamo cercando di fare meglio di lavorare al meglio. Per domani non recuperiamo Kjaer, non recuperiamo Leao, non recuperiamo Okafor. Tornano Loftus-Cheek e Pulisic e Calabria".
"Io i CT non li ho mai chiamati perché ho grande rispetto per il loro lavoro. Loro sanno cosa fare, sono i calendari che non sono corretti ed è un problema comune che riguarda tutti. Anche le associazioni che devono fare qualcosa per far sì che questo campionato venga diluito perché così non fa bene né ai giocatori né allo spettacolo".
"La squadra lavora bene, può fare meglio. Chiaro che siamo stati penalizzati anche molto per demeriti nostri e quando la squadra è consapevole si deve fare meglio. Ma non possiamo appellarci al passato. Non si è perso lo spirito, noi dobbiamo continuare a lavorare e fare bene per tornare ad essere la squadra che vogliamo essere".
"Bennacer sta bene. Sta bruciando i tempi di recupero non ha avuto nessun intoppo nella sua preparazione, cosa difficile. Ha finito oggi la prima settimana di lavoro, la settimana prossima ne farà un’altra così e poi dalla terza può tornare a disposizione. Sarà un recupero importante, che ci può fare bene".
"Con Jovic parlo con tutti i giorni poi chiaro che lui non è stato convocato in nazionale quindi ha lavorato tanto. Sa cosa voglio da lui sa cosa deve fare".
"È la prima volta da quando alleno il Milan che i secondi tempi sono così penalizzanti rispetto ai primi tempi. L'errore è calare l'attenzione, è un problema di qualità. Che può essere tecnica, di attenzione"
"Non ci siamo sentiti con lui. Era a Las Vegas, so che sta parlando con la proprietà e con Cardinale. Se Cardinale ha visto qualcosa di eccezionale sicuramente non si è sbagliato. Se tornerà Ibra a lavorare nel Milan sarà una risorsa, a prescindere se lo farà a Milanello o meno".
"Penso solo alla partita di domani, credimi. Il mio futuro è incerto, come quello di tutti gli altri, compreso il tuo. Del domani non c'è certezza".
"Non credo che messi domani possa essere convocato. Ma comunque Maldini non me ne ha mai parlato".
"Noi abbiamo sempre avuto un leader, una guida, che è il nostro modo di giocare, il nostro spirito: è quello che ci deve guidare e che dobbiamo seguire con tanta convinzione".
"Il desiderio è che la mia squadra torni a giocare per le qualità e le possibilità che gli appartengono".
"La forza mentale si allena preparandosi a tutte le situazioni che possono capitare. Anche se il calcio è, a detta di tutti, molto facile ma in realtà giocare a certi livelli è molto difficile perché le cose cambiano molto rapidamente anche più volte nello stesso tempo quindi serve molto capacità mentale".
"I nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto con grande passione ed entusiasmo. Poi è chiaro che noi dobbiamo giocare da Milan, con la forza necessaria per mostrare tutte le nostre capacità".
"Noi comunichiamo tutto quello che succede anzi forse anche troppo. Ma ciò che conta sono i risultati".
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