LEAO MILAN INTERVISTA - L'attaccante del Milan Rafael Leao, in un'intervista ai microfoni di GQ Portugal, ha parlato di diverse tematiche della sua carriera, tra sport e musica.
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"Sono stati due membri del gruppo, Juzicy e KidRobin, a incoraggiarmi a cantare. Siamo un gruppo di amici cresciuti insieme nello stesso quartiere, è stato naturale unirmi al gruppo. Ciò che cerco di fare nella musica è fare in modo che le persone non abbiano paura di esprimere ciò che hanno dentro. Il mio obiettivo è spingere le persone del mio quartiere, con cui condivido la mia vita quotidiana, a non aver paura di esprimere quel che vogliono esprimere, a essere loro stessi".
"Ci convivo bene; la gente metterà insieme le due cose, ma il mio nome d'arte non parlerà mai tanto forte come quello da calciatore. Saranno sempre legati".
"Il mio obiettivo è spingere gli artisti della mia etichetta a conquistare determinati stadi che credo siano raggiungibili. Come artista, non penso solo a me stesso. Ho iniziato a fare musica per hobby; adesso posso dire che è anche un lavoro, prendo seriamente le cose".
"Avevamo qualche assenza e, per la mancanza di soluzioni in panchina, l'Inter è stata superiore. Loro hanno una squadra completa, sia nei titolari che in panchina; penso che abbia fatto la differenza nelle due gare".
"Il club è sulla strada giusta: abbiamo raggiunto le semifinali di Champions League. Ora l'obiettivo del club deve essere continuare a salire, aggiungere, essere forte. Sono certo che il Milan tornerà presto a vincere una Champions, è il nostro obiettivo. Parlo per me: sono giovane, un calciatore che vuole vincere grandi cose. La Champions League è il sogno di ogni giocatore, lavoriamo per questo".
"Nonostante siamo giovani, abbiamo già disputato oltre 50 partite in Serie A, più di 20 in Champions, abbiamo una certa esperienza. Possiamo prendere questa esperienza e la freschezza di essere giovani e applicarla in campo per raggiungere i nostri obiettivi".
"Mai dire mai; sono in un club che mi ha accolto bene, ho rinnovato da poco, se avessi in mente di andarmene non rinnoverei. Sono concentrato a fare grandi cose in due o tre anni al Milan".
"Non ho ancora raggiunto grandi risultati per andarmene in un campionato simile. In questi giorni il denaro parla più forte, ma per me una Champions League vale più di un ingaggio da 10 milioni".
