PIOLI ROMA MILAN - Stefano Pioli, tecnico rossonero, ha presentato in conferenza stampa la sfida di campionato fra Roma e Milan prevista per domani, sabato 29 aprile, allo Stadio Olimpico.
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"Roma-Milan? Bisogna dare continuità alle nostre prestazioni, facendo in modo che la prossima partita sia quella più importante. La gara di domani vale doppio e bisogna affrontarla con lo spirito giusto e le convinzioni adatte. Vale tanto. Dopo domani mancheranno 6 partite, di cui 3 scontri diretti. Più punti facciamo, più possibilità abbiamo di entrare nei primi 4 posti. Ovvero, il nostro grande obiettivo".
"Giroud? Sta bene. Ha avuto necessità di riposare, e ora è pronto per giocare. Roma? Abbiamo rivisto la partita dell'andata, e li conosciamo. Dobbiamo stare attenti a ciò su cui la Roma è forte. Ovvero, le palle inattive. Il 40% dei gol nascono da lì. Per 7 partite in casa nel 2023, infatti, non ha subito gol. Inoltre, ha giocatori davanti che possono segnare in qualsiasi momento. Noi dovremo provare a tenere il controllo della gara".
"C'è la sensazione che la squadra stia bene, e che abbia voglia di fare un grande finale di stagione. Vogliamo essere protagonisti, e abbiamo le qualità per farlo. Il tutto, però, pensando una partita alla volta, altrimenti perdiamo energie. Leao? È un giocatore molto dentro alla situazione. Lo è sempre stato. Poi, in tutte le stagioni ci sono alti e bassi. Questo, vale anche per lui. Ora sta bene fisicamente e mentalmente, e le prestazioni positive danno fiducia, entusiasmo e volontà di dimostrare chi sei. Da lui ci aspettiamo tanto".
"Mourinho è un grande allenatore. Ha creato mentalità e intensità di gioco ad alti livelli. L'ambiente è importante anche dal punto di vista del pubblico. Ognuno si comporta per quello che è, e per quello in cui crede. Noi pensiamo a fare quello che sappiamo".
"Ibrahimovic? Sta un pochettino meglio, ma non abbiamo una diagnosi definitiva. Vedremo nei prossimi giorni. Contro la Roma sono out Pobega e anche Florenzi per febbre". Gestione dei giocatori? Non c'è bisogno di stimolarli. Tutti conoscono l'importanza di questo periodo. Il fatto di avere più giocatori è un bene".
Rimpianti? No. Ci sono momenti in cui le cose funzionano meno, ma tutto quello che abbiamo fatto ci è servito per essere dove siamo in questo momento. Recuperare energie? Le partite sono molto dispendiose, soprattutto mentalmente. Ma siamo abituati a giocare così tanto ed a così alto livello. Ho professionisti che sanno come recuperare energie, mi auguro quindi che avremo questa cura. Ho sensazioni molto buone. La squadra sta bene e sta lavorando bene. Sappiamo cosa fare nelle partite importanti".
"La scelta del trequartista? Avviene soprattutto per ciò che vogliamo fare in fase di costruzione. Ho giocatori duttili e intelligenti, quindi so che posso benissimo spostare sia Bennacer che Krunic senza che cali il rendimento".
"Pobega? Il dolore ce l'ha ancora, ma sta diminuendo. Settimana prossima forse tornerà a lavorare sul campo. Speriamo che non sia un lungo infortunio, perché sta crescendo tanto. Può diventare un centrocampista completo".
"I miei giocatori son tutti miei figli, dalla mattina alla sera. Anche quando sono a casa penso a loro. Parlo con loro quotidianamente, sia di calcio che di altre situazioni. Sono sì fortunati, ma hanno le problematiche dei ragazzi di 20 anni. Leao è il giocatore che è stato per più tempo nel mio ufficio negli ultimi anni, quindi c'è un legame più forte".
"L'importanza è la stessa. Domani è uno scontro diretto. Il risultato della sfida di Roma non definirà la classifica finale, ma può incidere, e l'abbiamo preparato così".
"Definire il Milan? Mi piace che la mia squadra vada in campo con idee chiare e spirito forte. Obiettivo secondo posto? Inutile pensare alla classifica finale. Dobbiamo pensare a vincere domani".
"Bennacer? La sua posizione dipende dagli atteggiamenti della squadra avversaria. Se viene marcato da un centrocampista, può alzarsi. Se è marcato da un difensore, invece, deve abbassarsi. Abbiamo le nostre posizioni, poi però sono gli avversari che determinano gli spazi da attaccare".
"Facciamo una difesa mista, ma non è solamente un nostro difetto che può decidere queste situazioni. La Roma ha fatto gol a tutti su calcio piazzato".