Pioli: "Ibrahimovic è convocato, Giroud out. La Juventus non ci condiziona"

22 Aprile 2023
- di
Redazione RS
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Stefano Pioli conferenza stampa Serie A Empoli-Milan 2023-24
Tempo di lettura: 3 minuti

CONFERENZA STAMPA PIOLI MILAN - Il tecnico del Milan Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Lecce.

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Pioli vuole invertire la rotta del Milan in Serie A

"Non è importante, di più. Possiamo finire bene, il gruppo è forte. Delle otto gare mancanti, cinque sono a San Siro. Possiamo finire bene il campionato per le qualità che abbiamo".

Sull'ambiente per il derby in Champions

"La Champions l'abbiamo chiusa in una stanza blindata, ora pensiamo al campionato. Dobbiamo spingere molto, non vogliamo questa posizione di classifica".

Il punto sugli infortunati

"Ibrahimovic è convocato. L'autonomia è limitata, ma sta bene. Non ci sarà Giroud che ha un problema al tendine del polpaccio. Oggi ha preso un colpo Pobega, vediamo domani".

Sulla situazione Juventus

"Possiamo restare concentrati sulle cose che possiamo controllare. La Juve non ci condiziona. Certo, prima ci sarà una classifica definitiva e meglio sarà per tutti".

Sul rendimento delle riserve

"Se siamo arrivati fin qui è merito di tutti, di come lavoriamo. Tutti cercano di dare il massimo, i giudizi sono parziali".

Sulla gara con il Lecce

"Abbiamo superato un avversario fortissimo, ci ha dato energie ed entusiasmo. Dobbiamo essere bravi a portarli anche domani. Le prossime due sfide saranno fondamentali, e domani ci sarà un avversario che all'andata ci ha messo molto in difficoltà".

Sui possibili cambi di formazione

"Ho osservato molto i miei giocatori dopo una partita così, mi sembra che stiano tutti bene e sceglierò la formazione migliore domani e anche i cambi a gara in corso".

Sull'Inter

"La Champions arriverà e la affronteremo al massimo. Le situazioni degli altri non posso giudicarle, ma conosco bene le nostre".

Sull'approccio contro il Lecce

"Iniziarla bene, ma è presuntuoso pensare di chiuderla subito. Ci giochiamo tanto sia noi che loro, l'approccio deve essere di fiducia e cercare di farlo durare per tutta la gara".

Sul calendario

"E' stata e sarà una stagione complicata, ma starà a me gestire i calciatori e mantenere la giusta tensione. Il calendario è quello che è, bisognerà mandare in campo le formazioni migliori per raggiungere tutti gli obiettivi. La mia testa è a domani".

Il destino nelle proprie mani

"Non è tutto nelle nostre mani, siamo quinti. Bisogna fare tanti punti, il calendario ci dà l'opportunità di farlo. Serviranno partite di livello".

Il bilancio del periodo dopo la gara d'andata con il Lecce

"La squadra ha avuto un momento difficile. Ci siamo fatti un bagaglio di esperienza importante. E' importante sapere come abbiamo fatto a superarlo, e perché abbiamo lavorato tanto, siamo stati insieme e quest'esperienza ci ha aiutato".

L'importanza della sfida con il Lecce

"Domani è molto importante, è la più importante. Ora importa ciò che facciamo. La Champions è una storia a parte, saranno due sfide che vivremo con grande emozione. Mancano ancora quattro partite di campionato e bisogna fare bene".

Sulla stagione di Colombo

"Difficile fare un bilancio per un giocatore seguito da lontano. Difficile stabilire il suo futuro".

L'importanza di Maignan

"Tutte le squadre hanno dei campioni, e i campioni fanno la differenza. Mike è campione in tutto, la sua importanza è rilevante. E' tra i più importanti in squadra".

Come affrontare il Lecce

"Abbiamo le caratteristiche giuste per affrontarci con avversari veloci sulle fasce. Vedrò a partita in corso".

Sui consigli per il "poco sonno" e un discorso con Ancelotti

"Io dormo poco sempre, da tecnico ancora meno. Credo mi aiuti dormire meno e lavorare di più. Sarà una semifinale fantastica con i due migliori allenatori al mondo. Non ho parlato con Carlo, ma spero di farlo di persona".

Su Calabria

"Ho grandissimo rispetto per lui come persona e come calciatore, ha un'intelligenza incredibile in campo".

Un consiglio per il Football Board

"Credo che le cose peggioreranno perché vogliono fare sempre più partite... Se giochi così spesso non puoi pretendere che lo spettacolo sia alto, per via di infortuni, energie... Giocare meno o avere più spazi per far recuperare i giocatori sarebbe fondamentale. Ci sono calciatori che non riescono mai a recuperare e a staccare; diventa sempre più complicato e rischioso per gli infortuni".

Il segreto del gruppo

"Tutti siamo stati insieme in questi anni, con voglia e entusiasmo; il segreto è la compattezza e la qualità dei giocatori. Gli altri non se ne sono accorti? Peggio per loro".

Cosa temere del Lecce

"Squadra molto diretta. In trasferta parte con più velocità di tutti. Bisognerà perdere pochi palloni e fare bene le preventive".

Sul mescolare le carte

"Meglio giocare da Milan, non importa chi scende in campo".

Su Rebic

"Ha giocato meno, le scelte sono state più su altri giocatori. E' forte, ma anche caratteriale; ha bisogno di giocare un po' di più, ma sono certo che si farà trovare pronto".

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