Napoli, Spalletti: "Loro sono bravissimi, noi dobbiamo esserlo di più"

17 Aprile 2023
- di
Redazione RS
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Luciano Spalletti in conferenza stampa presenta la sfida tra Napoli Milan Champions League 2022-2023
Tempo di lettura: 5 minuti

SPALLETTI CONFERENZA NAPOLI MILAN CHAMPIONS LEAGUE - Queste le parole di Luciano Spalletti rilasciate in conferenza stampa e nell'intervista ai microfoni di Sky Sport e SportMediaset alla vigilia della sfida di ritorno dei quarti di Champions League tra Napoli e Milan.

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Napoli Milan, la conferenza stampa e le interviste di Spalletti

"È una partita sicuramente molto importante per noi e per la città perchè sono tanti anni che aspettiamo di giocare partite del genere. Questo è un premio per tutti, per l’amore della città e per quello che è l’impegno dei calciatori. Domani sera dobbiamo essere tutti a disposizione e dare tutto per lei.

Dobbiamo fare come nella partita d'andata, siamo usciti con qualche svantaggio ma non troppi. In generale la prestazione che mi aspetto è quella della partita d'andata. Noi dobbiamo stare attenti a non deformarci. Ci siamo sistemati in un modo all’inizio e dobbiamo continuare ad avere questa postura e questo atteggiamento di sempre e dobbiamo provare ad essere più bravi dei nostri avversari che sono bravissimi”.

Le tre sfide tra Milan e Napoli viste in questi giorni

"Abbiamo davanti un avversario tosto, composto bene. Ha tutte le qualità. Ha tecnica, forza fisica, ripartenza. Ha strappo per andare da una parte all'altra in pochissimi secondi, è stata costruita per grandi successi e risultati. Dovremo essere all'altezza della situazione. Dobbiamo passare dall'essere squadra compatta a una che interpreti le situazioni".

Sensazioni

"Si corre il rischio di essere felici per tutta la vita per queste partite qui. La storia del Napoli dice che non ci è mai arrivato a questo punto. E’ una partita che il Napoli non ha mai giocato nella sua storia e si rischia di essere più felici del dovuto. Saremo a disposizione di questa felicità”.

Costretti a inseguire

"Sono convinto che si riesce a creare situazioni importanti sono se si fa prestazione di alto livello, se siamo intensi, se siamo bravi a trovare quegli spazi e a uscirne il più veloce possibile. Se siamo bravi a fare il possesso palla che ci mette nelle condizioni di trovare le nostre qualità, perché siamo una squadra che deve giocare a calcio. E' difficile tirare fuori il colpo da soli se non c'è un comportamento di squadra di tutti. Credo che sarà così anche domani sera perché la squadra si merita di fare una bella prestazione".

Su Osimhen

“È uno con cui è facile andarci d’accordo, lo dimostra l’intesa. Ti restituisce con gli interessi tutto quello che gli tiri addosso. Diventa un punto di riferimento per tutta ls squadra: ha forza, velocità, ha tutto.

"Abbiamo una rosa che ci ha permesso di arrivare fin qui, non sono stati soltanto undici giocatori, altrimenti non avremmo un margine così ampio in campionato. Per raggiungere un calcio così ci vogliono anche gli allenamenti fatti bene, non solo le partite che ci sono solo ogni tanto e poi rischi di dimenticarti.

Per essere pignolo posso aggiungere anche che nei 15 giorni prima del Milan, in cui ci mancava qualche calciatore, si è potuto perdere l'abitudine a fare quelle cose. Un conto è parlare di calcio e dire 'Giochiamo verticale e rientriamo tutti nella nostra metà campo'. E un conto è andare a mordere quando muovono palla perché ci vuole una squadra che copre tutti gli spazi, che è tutta disponibile, altrimenti si lasciano dei vuoti e gli altri ci vanno dentro. Sono due modi di allenarsi diversi".

Messaggio ai tifosi

“Non devo fare nessun appello. Noi dobbiamo dare tutto a lei perchè lei è tutta per noi. E’ chiaro che lo stadio che canta e partecipa alla partita tifando per la squadra come ha sempre fatto è la vera faccia di Napoli, è quello che conoscono in tutto il mondo e non deve più mancare. Serve uscire dal campo senza rimorsi come è successo nella partita d'andata".

Possibile arrivo ai rigori

"Abbiamo provato a prepararci a tutto, si fa così. Abbiamo qualche defezione e bisogna essere bravi a pinzarle un po' tutte, comprese la possibilità di andare ai rigori, penso che le abbiano provati tutti i rigori. Si fa una lista in base a quello che è il numero della battuta che bisogna eseguire. Secondo noi i più bravi devono battere prima e non all'ultimo perché a volte non ti viene concesso".

L'esperienza del Milan in Champions

"L'esperienza ce la stiamo creando. Abbiamo giocato tante partite in Champions, su dei campi su cui abbiamo mostrato carattere e personalità, non vedo perché dovrebbe essere diversamente ora. A livello di importanza qualcosa abbiamo pagato. Ma c'è sempre la possibilità di ribaltare qualsiasi risultato e mi aspetto che la squadra sappia fare tutte le cose di cui si necessita.

Quando Juan Jesus parla di furbizia forse parla di quando Diaz va via in ripartenza, sul gol, e non si fa contrasto. Non penso si riferisca ad altro. Noi dobbiamo pensare a giocare la partita in maniera normale, mettendo tutto ciò che abbiamo dentro. Questo livello di calcio e di competizione è un premio per i calciatori, per ciò che è stato il lavoro prodotto finora. Un premio per la città per tutto l'affetto che ha per questi calciatori. E noi dovremo dare tutto".

Sfruttare le ripartenze?

"Abbiamo quello nel DNA. È stato scelto dopo la preparazione, in base alla composizione della rosa, di provare a giocare a pallone, di andare a pressare, di prendere gli altri. Poi è chiaro che sei costretto a lasciare campo alle spalle, ogni tanto bisogna abbassarsi, scegliere quali sono i momenti e non arrivare in ritardo a fare le pressioni ultraoffensivi. Dovremo rimanere sempre corti e avere disponibilità di tutti a rientrare sotto palla, a fare densità intorno alla palla. È lo svolgimento che determinerà. Il Milan ha tutte le qualità: ha la pallata, ha la velocità per ribaltare qualsiasi azione, ha la tecnica per giocare nello stretto. Bisogna saper far tutto in questa partita".

Le assenze di Anguissa e Kim

"Juan Jesus ha già giocato questa competizione, è pronto a giocarla. Ndombele non ha quel minutaggio, Elmas ha caratteristiche più offensive e non è uno che lavora in tutto quello che bisogna fare da centrocampista strutturato per dare equilibrio, ma lo fa con la solita disponibilità. Da queste defezioni si guadagna di più con Osimhen dentro, che qualche volta va lasciato uomo contro uomo. Il Milan viene a mordere, a pressare, è una squadra che gioca un calcio totale, moderno. Pioli è un grandissimo allenatore, ce l'ha fatto vedere. Nell'ultima partita hanno cambiato dieci calciatori e fatto comunque una buona prestazione. Un po' di pensiero a lasciare Osimhen laggiù probabilmente ce l'hanno".

Ostigard

"È un professionista eccezionale, poche volte ho visto calciatori così forti di testa. Deve prendere ancora un po' di confidenza con la costruzione del gioco e nel giocare in campo aperto. Quando si parte per difendere dalla linea di metà campo bisogna essere abituati. Ha trovato due calciatori fortissimi davanti a lui, come Kim e Rrahmani, per cui gli ho concesso poco ma lui meriterebbe tanto e un po' mi dispiace, come mi dispiace per gli altri che pure si allenano bene. Sono convinto che questa stagione a lui servirà moltissimo per il futuro. Ha tutte le qualità per entrare dentro ed essere un titolare come vorrebbe il c.t. della Norvegia".

Napoli nella storia

"Bisogna vedere. Essere in Champions League, a questo punto, è già qualcosa di importante. Vogliamo andare avanti, vogliamo vincere, per cui giocheremo per vincere, senza fare troppi calcoli e mantenendo equilibrio. Poi vedremo dove saremo arrivati alla fine. Stare qui a difendere quanto successo finora vuol dire non credere di poter fare di più, invece noi crediamo di poter fare di più. Non c'è nessun rischio nella partita di domani, rischiamo la felicità infinita. Se si vince si va ancora più in là".

Il duello Leao Osimhen

"Sono due calciatori per certi versi simili perché hanno la capacità di risolvere da soli le situazioni che capitano in partita. Hanno fisico tutti e due, probabilmente tutti e due dal punto di vista di tecnica nello stretto hanno ancora qualcosa da migliorare. Sarebbe bello averli entrambi a disposizione".

Analisi della stagione

"Ha lavorato bene la società, ha rifondato una squadra con grandissima qualità. Dovevi metterli insieme, ma se ci trovi motore, tecnica e scocca, diventa più facile. È sempre l'affetto di Napoli che fa la differenza".

La storia del Napoli

"Io non sono ancora riuscito a fare niente, alle volte sono insensibile e dico come la penso. Il resto l'ha fatto il Presidente con un colpo di genio, lui ci ha abituato a colpo di genio. Il pubblico che combatte insieme a noi in campo è la vera faccia di Napoli".

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