Sacchi: "Pioli era un “tattico”, adesso è uno stratega"

10 Ottobre 2022
- di
Redazione RS
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SACCHI PIOLI MILAN INTERVISTA - L’uomo del momento sembra essere lui, Stefano Pioli. Il tecnico dei rossoneri è caduto con tutta la squadra allo Stamford Bridge ma, nonostante le numerose assenze è riuscito a riposizionare la squadra in modo vincente. Di lui ne ha parlato Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole. 

Sacchi nell’intervista ricorda l’arrivo di Pioli al Milan

“Lo conoscevo come una persona seria e speravo che facesse bene. Mi sembrava, all’epoca, un allenatore in via di formazione. Era difficile classificarlo. Però aveva modestia, studiava, voleva migliorarsi. E queste qualità si sono viste negli ultimi tre anni. Era stato un discreto giocatore e come allenatore aveva fatto benino. Non benissimo, ma benino. Mi dava l’idea di un uomo affidabile”.

Le parole di Sacchi su Pioli a rischio esonero in passato

Sì, e lui non ha mai detto una parola fuori posto. Non si è mai sfogato. Non ha mai attaccato la società. Credo che la vicinanza di Maldini lo abbia aiutato parecchio. In ogni caso, in quel periodo davvero complicato, Stefano è stato un vero signore. E alla fine si è guadagnato sul campo la riconferma grazie a un comportamento impeccabile”.

La nuova gestione di Pioli con il Milan

“Sta crescendo moltissimo. Nella vita esiste una sola certezza: che si può sempre fare di più e meglio. Lui crede in questa regola. Era un “tattico”, adesso è uno stratega. Un bel salto compiuto grazie alla sua volontà e alla sua umiltà. Ma siccome io sono uno che non si accontenta mai vorrei che a volte non cadesse ancora in qualche tatticismo di troppo”.

Nell’intervista Sacchi ripercorre la vittoria dello Scudetto del Milan condotto da Pioli

“Già, perché ha vinto e ha tenuto i bilanci a posto. E lo ha fatto con giocatori semi sconosciuti, dando organizzazione a tutto il gruppo. Il Milan è una squadra giovane, Pioli ha saputo sfruttare l’entusiasmo dei suoi ragazzi e dare un gioco moderno e propositivo. E poi tanti elementi sono migliorati”.

Il miglioramento dei giocatori del Milan

“Beh, Leao non è mica quello di due anni fa. E anche Kalulu e Tomori. Merito di Stefano che al Milan si sente in famiglia e avverte la fiducia di tutto l’ambiente. E’ un uomo intelligente, saggio e per nulla presuntuoso, non è mica poco”.

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