Milan: la prima conferenza stampa di Origi

7 Luglio 2022
- di
Arianna Botticelli
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MILAN CONFERENZA STAMPA ORIGI - Divock Origi, direttamente dalla sede del Milan, si è presentato al mondo rossonero. Ecco le prime parole del neo-attaccante del 'Diavolo' rilasciate in conferenza stampa.

Milan, le parole di Origi in conferenza stampa

"Ho sentito tante vibes, ho sentito la storia, la cultura, l'entusiasmo che ci circondava, compresi noi che abbiamo avuto l'onore e il privilegio di giocarci. Ha fatto la storia del Club. È un piacere giocare a calcio in quello stadio mitico. Quando il Milan ha segnato, lo stadio ha spinto ed è bellissimo sentire questo allineamento tra tifosi e squadra. È anche questo che fa grande un Club".

L'abilità di segnare gol decisivi

"Ho seguito il campionato italiano e l'anno scorso è stata una stagione speciale. Io so che Giroud ha segnato gol importanti, come contro l'Inter. Sono tutti gesti che fanno parte di un processo; noi come attaccanti dobbiamo dare sempre il colpo decisivo, ma per farlo servono allenamento, serietà, concentrazione, capacità di recupero... È questo il bello del calcio, perché prima o poi, se hai continuità nella preparazione, qualcosa succede. Ed è quello che io mi prefiggi di fare. I gol a Barcellona e Tottenham? Voglio essere importante e decisivo per la squadra. Io sono concentrato nel percorso e nella continuità: voglio essere consistente in ogni partita, in ogni allenamento, voglio condividere con i tifosi tante sensazioni. Non sappiamo quando verranno questi momenti belli - e questo è il bello del calcio -, ma l'obiettivo è quello di condividere questi momenti con i tifosi".

Il perché della scelta rossonera

"Verso la fine della stagione ho avuto dei contatti, ma dovevo finire la stagione col Liverpool. Qui c'è un progetto speciale, l'ho condiviso totalmente, e la legacy dell'AC Milan, la sua storia speciale sono per me ideali per la mia mentalità. Per me è un onore farne parte. Questo Club ha un'eredità che tramanda di generazione in generazione. Poter portare le mie qualità al servizio del gruppo è un onore".

Un commento sui grandi milanisti del passato

"Ci sono troppi giocatori forti: Van Basten, Shevchenko, Inzaghi… Sono tutti giocatori che fanno parte della cultura di questo Club. Io devo imparare da loro, facendo però il mio percorso. Si può prendere ispirazione da qualsiasi grande campione, non solo attaccanti o non solo calciatori… Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi".

L'apporto di Maldini e Massara alla trattativa

"È stato decisivo. Maldini è il calciatore che fa parte della hall of fame. L'ho sempre seguito ed è un grande esempio per me. Maldini e Massara hanno costruito un qualcosa di fantastico, lo si nota dall'esterno e dall'interno con l'atmosfera che si vive tutti i giorni in società e nella squadra. Sono molto grato a loro: capisco quanto siano importanti le fondamenta che Maldini e Massara hanno costruito; sono molto onorato di avere questi manager che con la loro passione mi consentiranno di esprimermi al meglio".

Il primo dialogo con Pioli

"Mi piacciono tutti i compagni, sono stato accolto benissimo. Sono felice. Ho avuto un dialogo con Pioli per prendere confidenza, voglio tenere la riservatezza dei nostri contatti, ma abbiamo tanto entusiasmo e tante ambizioni. Mi aspetto tanto da me stesso, sono molto ambizioso. In squadra si percepisce grande unione e grande passione, si vede il grande lavoro che ha fatto il mister".

La chiosa è sulla condizione fisica

"Forse dall'esterno è parsa questa storia degli infortuni, ma nel Liverpool ho scritto la storia sul campo; gli infortuni mi sono serviti per conoscere meglio il mio corpo e tornare più forte di prima. Mi sento benissimo, sono molto felice e molto contento, fisicamente sento di aver il massimo dominio del corpo, preparato mentalmente e spiritualmente per questa nuova avventura".

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