Il designatore Rizzoli sulla nuova Serie A: "Proteste meno aggressive. Il VAR? Non cambierà"

24 Maggio 2020
- di
Arianna Botticelli
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RIZZOLI SERIE A VAR - Nicola Rizzoli, il designatore degli arbitri, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare della ripresa del calcio e dei cambiamenti nelle modalità di arbitraggio. Ecco le sue parole.

Rizzoli sulla nuova Serie A

"L’emergenza legata al virus ci impone la distanza e quindi laddove il capitano verrà a parlare con la giusta distanza e i giusti modi l’arbitro parlerà. Se istintivamente, perché l’istinto e l’adrenalina sono comprensibili, verrà troppo di corsa dimenticando la distanza sarà invitato a mantenersi a un metro e mezzo. Solo se si va oltre il rispetto e la correttezza sarà necessario ammonirlo per comportamento antisportivo. Cinque sostituzioni? Utili per dare freschezza al gioco, purché divisi in tre chiamate perché non diventino strumento di perdita di tempo".

Sul VAR: cosa cambierà?

"Tedeschi e spagnoli hanno valutato fino all’ultimo la sala unica a rispetto alle varie postazioni negli stadi. E anche lì si è scelto di mantenere le persone separate anziché assembrarle. Ripeto, dobbiamo fare in modo di non aver positivi, perché si complicherebbe tutto. Anche se c’è da dire che per come è progettata, la Var Room di Coverciano garantirebbe il distanziamento anti-contagio rispetto ad altre che usano sale uniche, mentre noi come gli spagnoli avremo postazioni separate e chiuse e con ventilazione autonoma".

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