Ganz: "Sogno uno Scudetto da allenatore del Milan". Poi racconta gli aneddoti di quell'incredibile tricolore....

5 Maggio 2020
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

GANZ MILAN - Maurizio Ganz, l'allenatore della prima squadra femminile del Milan, è intervenuto in una diretta Instagram col noto giornalista Mauro Suma. Spaziando dagli aneddoti dello Scudetto del '99, al suo rapporto con Berlusconi, alla situazione del Milan attutale, l'ex centravanti rossonero ha parlato del proprio presente e del proprio passato. Ecco le sue parole.

Ganz, la scelta di passare dall'Inter al Milan

"Fu una scelta difficile andare dall'Inter al Milan, ma anche di grande personalità. La prima stagione fu un'annata difficilissima, feci 4-5 gol però la sensazione era che il Milan fosse arrivato al capolinea in quell'anno. L'unica cosa che salvò parzialmente la stagione, fu il derby di Coppa Italia, in cui vincemmo 5-0. Non sono ancora riuscito a digerire la sconfitta in finale di Coppa Italia, dopo aver vinto 1-0 in casa e dopo essere andati in vantaggio anche a ì. Poi ci fu un blackout di un quarto d'ora in cui prendemmo tre gol e rovinammo tutto. Un'altra partita che non ho ancora digerito è la Supercoppa Italiana persa con il Parma a San Siro 1-2".

Ganz e il suo rapporto con Berlusconi

"Ho avuto un buon rapporto. Mi ricordo che dopo il gol del 3-2 alla Sampdoria mi guardò in faccia e mi disse: 'Si ricordi che questo sarà il gol che ci porterà a vincere lo Scudetto'. E, come dice Galliani, quello resta lo Scudetto più bello della storia del Milan, perchè venne giù dal cielo, totalmente inaspettato. La Lazio ebbe in mano lo Scudetto sempre, poi con le due sconfitte con la Roma e con la Juventus si complicò il cammino. Noi vincemmo 7 partite consecutive, ma la gara più importante fu lo 0-2 a Torino contro la Juve. Nell'esultanza al gol di Weah, corremmo anche noi dietro a Giorgione e a Boban che erano mano nella mano. Con Zac ho avuto un'annata difficile, però io la pensavo da giocatore. Ora, pensando da allenatore, credo che alcune scelte le avrei fatte anche io".

Sull'importanza della mentalità: l'esempio di Leao nel Milan

"La testa ti fa fare delle grandissime cose. Ho sempre dato il 100% con tutte le maglie che ho indossato e credevo nel mio gol e in quello della squadra dal 1° al 95°. Io esageravo, poi magari mi scontravo con gli allenatori. Penso di avere litigato con 33 allenatori su 34, solo perchè Guidolin fu mandato via dopo 2-3 mesi. Era la mia grande forza da giocatore. Credo che Leao debba avere il sorriso e il fuoco dentro. Leao ha troppo talento, gli serve il fuoco dentro di Inzaghi".

Il sogno di Ganz

"Il mio sogno è vincere nuovamente lo Scudetto con il Milan, ma stavolta da allenatore".

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