Milan, i dubbi di Rangnick: panchina o direzione manageriale? La società aspetta ma...

MILAN RANGNICK - Che non sia diventato automatico, dopo il licenziamento di Zvone Boban, l'arrivo di Ralf Rangnick, lo si è già capito da settimane. I continui attestati di stima dei giocatori nei confronti di Pioli, col totem Ibrahimovic a spingere per la riconferma del tecnico parmigiano, hanno fatto progressivamente scendere un pò le quotazioni del tecnico-manager tedesco nel borsino di Gazidis ed Elliott. Le recenti dichiarazioni del Demiurgo del Lipsia poi, non hanno propriamente entusiasmato i vertici di Via Aldo Rossi. Tuttosport riassume quella che è al momento la situazione panchina-scrivania del Milan.

I dubbi di Rangnick e quelli del Milan

Tuttosport sottolinea come la società non sia totalmente disposta ad accontentare le pretese di ampio respiro di Rangnick: va bene avere ampi poteri, anche sul mercato, ma partendo dal ruolo di tecnico. Il tedesco, facendo riferimento a pregresse esperienze personali, tra le righe ma non troppo sottolinea come sia per lui fondamentale occuparsi tout-court di una società: col doppio ruolo tecnico-manageriale. Il Milan dovrà capire a breve se affidarsi a lui, con tutto quello che ne consegue, o cambiare strategia. Il tempo stringe: per pianificare seriamente il futuro, la decisione dovrà arrivare il prima possibile.