Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi ha parlato nuovamente della possibile ripresa del campionato e delle decisioni del Governo di dare il via libera agli allenamenti per gli sport individuali e non di squadra.
"Abbiamo davanti lo Zoncolan. Non ci tiriamo indietro, ma è pieno di salite ripidissime e il rischio di mettere il piede a terra alla terza curva c'è. La decisione del governo sugli allenamenti individuali non ha un senso. Parliamo della salute degli atleti, questa norma rischia un aggravamento e non un contenimento del rischio".
"Quanto pesa lo stop di 2 mesi? Tanto, ma c'è da dire che più dell'80% delle squadre di Serie A ha tenuto i giocatori sotto controllo facendo far loro attività fisica in casa grazie alle tabelle dei preparatori. A lungo andare, però, l'allenamento in spazi ristretti può essere negativo per la muscolatura. Servirà almeno un mese per ritrovare una forma consona. Stiamo già parlando di metà giugno: le criticità sono tante, chissà come sarà la situazione quel giorno. Facciamo un passo alla volta".
"La positività di un calciatore è un tema centrale. Ci si ferma? Viene isolato, si fanno i test agli altri e si prosegue? Deve essere tutto molto chiaro se si riprende: test, tamponi, spazi, viaggi, trasferte, lavori di gruppo".
"La proroga non è stata ancora affrontata, servono un'autorizzazione della Fifa e un accordo tra società e atleta".