BOBAN MILAN RANGNICK - Zvonimir Boban non è mai stato un personaggio che ama nascondersi dietro ad un dito. Quello che pensa dice. Anche a costo, evidentemente, di essere allontanato dal proprio ruolo. Che poi è quello che è accaduto con il licenziamento comunicato ufficialmente ieri. Dopo aver ricevuta la lettera- che tra l'altro sarà contestata e impugnata dinanzi a un giudice del lavoro, ndr -, l'ormai ex dirigente rossonero ha rilasciato delle dichiarazioni al vetriolo a Il Giornale.
"La mia intervista è legalmente ineccepibile, arrivata dopo tante domande di chiarimenti interni puntualmente ignorati. Non sapevo che fossimo in Corea del Nord. Rangnick? Avevano chiuso a dicembre senza dirci nulla".