MILAN GALLIANI - Adriano Galliani, per 30 anni Amministratore Delegato del Milan e semplicemente il dirigente più vincente della storia del calcio italiano, è intervenuto ieri sera nella trasmissione Tiki Taka. Ecco le sue parole.
"Ovviamente ho visto la partita perché il mio cuore è rimasto rossonero. Dopo ho visto l'Inter contro il Torino insieme ad Allegri davanti a una pizza. E mi è sembrato che i nerazzurri fossero una macchina da guerra".
"Non lo so, in questo momento non gestisco il Milan e non posso rispondere ma sarebbe molto bello. Ho un bellissimo ricordo di Ibrahimovic, se sta bene è ancora un fenomeno".
"Conte l'ho corteggiato a lungo ma non ce l’ho fatta a prenderlo. Nel calcio ci sono tante cose che si dicono e non si dicono. Sono stato vicino a Sarri come a tanti giocatori. Se fossi rimasto al Milan avrei cercato di prendere Icardi perché penso che sia un attaccante straordinario".
"Dopo il gol di Muntari non dato sono assolutamente favorevole. Dopo quell'episodio sono diventato un fan di qualsiasi tipo di tecnologia legata al calcio. Certamente il VAR va migliorato ma era peggio prima quando non c’era la tecnologia: adesso hai più certezze e meno sospetti. Si può modificare ma non si può tornare indietro. Sono molto contento che ci sarà il VAR anche in Serie B l'anno prossimo. La gente è più tranquilla adesso".
"È come l’amore, il primo non si scorda mai. E la prima Coppa dei Campioni vinta non si scorda mai. Milan-Steaua Bucarest a Barcellona con tutto lo stadio rossonero perché i tifosi rumeni non potevano uscire dalla Romania. Mi ricordo la gente impazzita. Mentre andavamo allo stadio c’erano migliaia di tifosi in strada e Sacchi disse <Se non vinciamo chi glielo dice a tutta questa gente?>".
"Nel 2016 io volevo Giampaolo, mentre i cinesi volevano Montella e l'hanno spuntata loro. Io stimo Montella, con cui abbiamo vinto il nostro ultimo trofeo, ma mi è sempre piaciuto Giampaolo perché fa giocare bene le sue squadre. Non conta che Giampaolo non avesse allenato grandi squadre, ricordo che quando incontravo Allegri a Cagliari gli dicevo sempre che aveva il phisique du role per poter allenare il Milan".
"Non è giusto che io parli del Milan che è una società gestita da un presidente, Scaroni, che è mio amico, da un amministratore delegato, Gazidis, che conosco dai tempi dell'Arsenal e da due monumenti e amici come Maldini e Boban. Non è giusto che io dica niente sul Milan. Spero e mi auguro che il Milan si riprenda ma non è giusto che ex direttori sportivi del Milan sputino nel piatto dove hanno mangiato. Non va bene, non si fa così".