Pioli: "Fiducia in Piatek. Mi sento preparato per questi livelli. Ecco perché ho abolito il ritiro. Su Leao e Rebic..."

19 Ottobre 2019
- di
Arianna Botticelli
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MILAN PIOLI CONFERENZA STAMPA - Giornata di vigilia di campionato per il Milan di Stefano Pioli. Il nuovo allenatore rossonero presenta in conferenza stampa la gara di domani sera alle 20:45 contro il Lecce di Fabio Liverani, prima della rifinitura in programma nel pomeriggio. Tutte le dichiarazioni di Pioli raccolte da Rossonerisiamonoi.it direttamente dalla sala stampa del Centro Sportivo di Milanello, live dalle 14.

Come ha trovato la squadra e che risposta si aspetta?

"I giorni che siamo stati insieme non sono tantissimi, mi aspettavo di trovare attenzione e disponibilità, e ho avuto queste risposte. la cosa più importante sarà la prestazione di domani sera, dimostrare di avere le idee chiare".

Aggregare è una priorità?

"Le etichette piacciono a voi, un allenatore deve lavorare a 360 gradi. Dobbiamo capirci e conoscerci, il mio metodo di lavoro è attento ai particolare, dal recupero all'alimentazione, tutto per portarci vantaggi sul campo e per far esprimere al massimo il nostro potenziale".

Cosa l'ha stupito?

"L'ambiente di Milanello, sembro che io sia qui da tanto tempo, perché qui c'è gente che ha il Milan nel cuore. La squadra ha bisogno di giocare insieme, di vedere atteggiamenti sul campo per poter intervenire. Sono sicuro delle ottime potenzialità e caratteristiche, sono sicuro che possiamo fare un buon lavoro".

Sulla questione legata al tempo

"Il calendario così com'è, e la prossima sosta sarà sicuramente un riferimento, dopo 5 partite. Però l'obiettivo è sempre sulla prossima partita, sarà sempre così".

Sul colloquio con Piatek

"Li ho sempre fatti i colloqui individuali, ho detto a lui di avere grande fiducia. Se siamo al Milan significa che abbiamo dei valori e bisogna tirarli fuori".

Sulla formazione

"Non ancora, solitamente quando giochiamo la sera, al mattino dò la formazione. Sarà oggi la giornata decisiva per capire chi giocherà dall'inizio, sarà un Milan che vorrà fare la gara. Un match difficile contro un allenatore che fa giocare bene come Liverani, si conoscono benissimo tra di loro".

Squadra timorosa?

"Credo che servano idee, posizione da prendere e intensità, e su quello stiamo lavorando".

Ritiro abolito

"Il ritiro del giorno prima l'abbiamo abolito per responsabilizzare i giocatori. Il ritiro non è più quello di una volta, ognuno è da solo a giocare al cellulare, quindi non è più necessario. Credo sia un motivo per essere responsabili e di essere professionisti, per questo ho annullato il ritiro la sera prima, non fa la differenza".

Sulle parole di Liverani ("Nessun allenatore può cambiare la squadra in 10 giorni")

"C'è un fondo di verità ma idee di gioco e posizione in campo da prendere puoi vederle dopo dieci giorni. Non saremo precisi e perfetti, proprio per questo dovremo avere un atteggiamento di generosità e attenzione molto elevato. E' questo l'atteggiamento che più mi attendo dai giocatori".

Cosa non è andato con Giampaolo?

"A nessun giocatore ho chiesto cosa non ha funzionato, per noi domani inizia un nuovo percorso, e sarà la prestazione di domani a determinare il mio lavoro futuro, domani capirò tutte le caratteristiche tecniche, fisiche e caratteriali dei giocatori".

Sulla partita di domani

"La cosa importante è vedere l'atteggiamento giusto, supera i momenti difficili della partita con compattezza e coesione. Ci saranno tanti tifosi, e abbiamo il dovere di dare il massimo. Dobbiamo fare per noi stessi, per il club e per i tifosi, sappiamo quale sia la classifica. E se pensiamo di non meritare questa classifica e il momento giusto per dimostrarlo".

Sente il peso di allenare il Milan?

"Ho pensato di andare in un club prestigioso e con una grande storia, è un onore e un orgoglio essere qui. Se alleni il Milan non deve essere un pensiero che ti assilla andare a giocare a San Siro, ma una motivazione in più".

A che punto della tua carriera sei arrivato al Milan?

"Mi sento un tecnico preparato per essere a questi livelli. Venti anni fa non era così, ho approfittato anche delle esperienze negative per migliorarmi, per bagaglio ed esperienza. Domani compio 54 anni e credo di avere la maturità a disposizione per stare a questi livelli".

Sul rapporto con Boban e Maldini

"Di assoluto confronto, ho sempre creduto che nelle società sia determinante la competenza per ogni settore e condivisione, e rispetto dei ruoli. Mi sto confrontando con un livello molto alto".

Su Leao

"E' più un attaccante centrale che un attaccante esterno, ha grande potenziale e tante doti, è un prospetto importante per darci subito dei risultati".

Su Calhanoglu

"E' un calciatore più da sfruttare nella metà campo offensiva, bravo per mettere in difficoltà le difese avversarie. Può giocare anche in costruzione. Le mie scelte saranno in base alle caratteristiche dei giocatori".

Su Paquetà

"L'ho visto bene, ho avuto pochi giorni a disposizione e nessun giocare che non abbia dato il massimo. Si aspettano tutti di poter giocare, dovrà essere così fino alla fine del campionato. Tutti devono essere pronti, perchè a inizio settimana posso avere un'idea che può cambiare. Paquetà può essere efficace in entrambe le fasi di gioco".

Sui nuovi a Rebic

"Proverò a non sbagliare la formazione iniziale, giocheranno quelli forti ma anche chi entra dalla panchina deve dare il massimo anche se giochi tre minuti. Rebic insieme a Biglia avevo già allenato, è cresciuto tanto rispetto alla Fiorentina quando lo avevo. L'ho trovato più dentro il gioco, prima si estraniava di più. E' un giocatore di carattere che strappa".

Che squadra ha trovato?

"In allenamento i giocatori mi stanno dando tutto. Stiamo dosando i carichi, per far si che la squadra sia brillante sia dal punto di vista fisico che mentale. La gara di domani mi darà indicazioni più precise".

Sullo spogliatoio

"L'ho trovato attento e curioso, ma anche disponibilità. L'atteggiamento è quello giusto, ora dobbiamo solo giocare".

Sulle polemiche riferite a Calhanoglu dopo il saluto militare

"Non rispondo a queste domande".

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