SHEVCHENKO MILAN INTER DERBY INTERVISTA - Il derby è una partita a sé, per Andriy Shevchenko. L'ex attaccante del Milan, infatti, ne ha vissuti molti da protagonista in campo ed ha messo a segno tanti gol che i tifosi ricordano con piacere. Oggi, a poche ore dal fischio d'inizio della sfida contro l'Inter, il CT dell'Ucraina ha rilasciato un'intervista a SportWeek.
“Mi piaceva giocare contro squadre forti, c’era l’atmosfera che preferivo. Quello era un grande Milan e incontrava una grande Inter. Erano serate magiche ed era bello affrontarsi in campionato, ma in Champions era ancora più bello. E se mi chiede quale gol preferisco è facile rispondere: quello segnato in semifinale. Ma ci sono state tante gare incredibili per intensità, rimonte, colpi di scena. Non mi ricordo partite noiose”.
"Ora lavora in una grande società e ha obiettivi diversi. Sarà una serata particolare per lui, ma è un tecnico esperto e saprà come fare. Credo che comunque sarà un’emozione per Giampaolo, il primo derby non si dimentica. Mi ricordo il mio da debuttante: di là c’erano Ronaldo, Bobo Vieri, Zamorano, Zanetti… Una squadra super. E una partita incredibile, con loro in vantaggio con Ronaldo che si fa espellere, a metà del secondo tempo entro in campo e in pochi minuti pareggio, al 45′ segna Weah… Partita pazzesca”.
“Le coreografie dei tifosi. Non sarà mai lo stesso in un’altra partita: nel derby le curve creano cose fantastiche, non è così in nessun altro posto. Ho vissuto i derby di Londra, ma Londra ha tante squadre, l’atmosfera è bellissima, ma San Siro è differente e nelle sere di derby diventa fantastico”.
“La questione non è la costruzione in sé, ma il posto. Se faranno uno stadio nuovo e più moderno ancora lì, andrà bene. È una questione di luoghi, non di stadi. Le sensazioni sono legate a quel posto, a San Siro, un pezzo di storia dei due club. Se si muoveranno da lì, non sarà mai uguale”.
“Io non solo solito a fare pronostici ma sono curioso di vedere che cosa succederà. L’Inter è certamente più avanti, anche nell’evoluzione della squadra. Conte viene con un progetto, ma la base c’era già: se non ci fosse stata, non avrebbe scelto l’Inter. Conte ha vinto dappertutto, ha una base forte e gli hanno preso i giocatori che voleva. L’Inter è favorita, poi vediamo. Sapete come si dice: il derby è una partita a sé. E può succedere di tutto”.